CATANIA: Teatro Massimo Bellini, lavoratori a rischio
Mancano le parti preposte che hanno potere contrattuale e la riunione in Prefettura si risolve in un nulla di fatto se non con la volontà da parte della prefettura e dei sindacati presenti, di indire una nuova riunione in cui si possa essere più concreti. È questo il risultato, negativo, della riunione di oggi in Prefettura voluta dal sindacato Snalv, Confsal e a cui hanno partecipato anche le sigle sindacali Cisl, Uil, Cgil e Uil. Il grande assente è il Consiglio di amministrazione, mentre sono stati presenti il capo del personale, il direttore amministrativo e il suo vice. Tutte figure che non hanno potere di decidere in termini di assunzioni. Nulla di nuovo dal punto di vista lavorativo, quindi, per i lavoratori precari da oltre 25 anni al teatro Massimo Bellini di Catania, che continuano a lavorare con contratti a tempo determinato, anche se una notizia positiva da sottolineare c’è: l’unione e la collaborazione di tutte le sigle sindacali. Lo scopo è unico per tutti: ottenere un contratto a tempo indeterminato per questi lavoratori. Stagionali, così sono definiti, ma lo sono solo burocraticamente. Falegnami, sarti, addetti alla sicurezza e alle manutenzioni, si tratta di figure professionali indispensabili al funzionamento del teatro. I sindacati lo hanno ribadito durante la riunione di oggi e hanno anche sottolineato come la deroga all’assunzione non abbia scadenza, eppure i contratti rinnovati non sono neanche annuali come quelli degli anni passati, bensì per qualche mese. La copertura al momento è fino a dicembre e poi? Come continuerà la sua attività il teatro senza neanche gli addetti che aprano le porte? Sono gli interrogativi comuni. La risposta però non è stata fornita da nessuno.