BRONTE : visita dell’Arcivescovo nella Città del pistacchio
Festa grande ieri sera a Bronte per la visita pastorale dell’arcivescovo metropolita di Catania, mons. Salvatore Gristina. L’Arcivescovo, accompagnato da tutto il clero brontese, è stato ricevuto dal Consiglio comunale di Bronte, presieduto da Nino Galati. Presenti anche il sindaco Graziano Calanna, il segretario comunale Fabio Battista, la Giunta municipale, le forze dell’ordine, diverse associazioni impegnate nel sociale e numerose autorità. Corale è stato il ringraziamento alla Chiesa per essere vicina alla gente in questi momenti di difficoltà economica. “Grave è il fenomeno della disoccupazione. – ha affermato nel saluto iniziale il presidente Galati – Forte la nostra volontà nel cercare le giuste soluzioni”. “E con gioia, – ha aggiunto il sindaco Graziano Calanna – onore e speranza, che le porgo, a nome di tutta la comunità brontese, il più cordiale saluto di benvenuto. Le tante difficoltà che incontra chi vuole amministrare fra la gente farebbero scoraggiare chiunque, ma San Giovanni Paolo II ci ha insegnato a “non arrendeteci ed a continuare a progettare il futuro”. Poi Calanna ha sottolineato l’importate ruolo della Chiesa, in passato come anche oggi, ricordando il ruolo educativo del Collegio Capizzi e delle suore del Collegio Maria, ma anche l’opera dei sacerdoti Giuseppe Prestianni, Antonino Rubbino, Antonino Marcantonio, Giuseppe Calanna ed Antonino Longhitano, che tanto hanno fatto per Bronte. Sentiti gli interventi dei consiglieri Vittorio Triscari, Maria De Luca, Angelica Catania, Angelica Prestianni, Samanta Longhitano e Gaetano Messina. Come sentito è stato l’intervento del presidente del circolo di cultura Nino Paparo. E l’Arcivescovo ha ricambiato l’affetto ricevuto. “Prego ogni giorno per tutti gli amministratori impegnati nel difficile compito della ricerca ed attuazione del bene comune. La chiesa fa il possibile per essere vicina alla difficoltà della gente e soprattutto dei giovani. Speriamo di avere sempre la capacità di essere di buon esempio. Consideratemi un vostro concittadino”.