BIANCAVILLA – A tu per tu col giornalista Mario Adinolfi
“Ad oggi, un essere umano o animale, è sempre nato da un uomo e una donna. Questo fatto è non solo indiscutibile, ma reale e antropologico. Non occorre avere fede per crederlo e verificarlo. È un dato di fatto”. Queste le parole ripetute più volte da Mario Adinolfi, giornalista e scrittore, famoso anche per essere tra i fondatori del Partito Democratico, durante l’incontro organizzato dell’associazione “Maria SS. Dell’Elemosina” di Biancavilla. Oggi Adinolfi è impegnato da cattolico di sinistra contro i “falsi miti di progresso”, tra i quali in primis l’utero in affitto, l’eutanasia, che mai chiama “dolce morte”, l’aborto e il matrimonio omosessuale.
Mario Adinolfi è stato ospite, lunedì 28 dicembre, a Biancavilla, paese in provincia di Catania sito alle pendici dell’Etna; insieme a lui, sono intervenuti Alessandro Scaccianoce, responsabile dell’evento, don Salvatore Bucolo, responsabile di pastorale familiare dell’Arcidiocesi di Catania in collaborazione con la commissione Pastorale Familiare del XIII Vicariato, padre Agrippino Salerno, Prevosto-Parroco della Basilica e la giornalista cattolica, ma libera nel pensiero, Giuliana Avila Di Stefano.
Adinolfi, ha sottolineato più volte come sia importante spiegare la legge Cirinnà, che il 28 gennaio a Palazzo Madama sarà votata e come sia fondamentale che “i cittadini sappiano che ciò che è naturale lo vogliono far diventare innaturale e obsoleto e che la nascita, ad esempio, potrebbe diventerebbe cosa chimica e da supermercato”. “Sono stato sempre e resto contrario alle nozze gay, e per non urtare gli amici omosessuali – ha sottolineato il giornalista – non mi sono mai voluto addentrare in discussioni, quando cercavano di tirarmi dentro. Ma mai ho scritto o detto qualcosa contro gli omosessuali.
Come potrei io peccatore? Ho già da pensare ai miei di peccati che non alle voglie e preferenze altrui”. E, anche ieri sera il direttore del quotidiano cattolico La Croce non si è smentito: nessuna parola sui gay, ma solo sull’essere contrario al matrimonio omosessuale, all’ideologia gender e all’utero in affitto. Ha descritto nei dettagli ciò che il noto cantante Elton John e il compagno David hanno fatto e spiegato ripetutamente con il loro figlio Zac: semplicemente comprarlo senza tenere conto della dignità e del rispetto della persona, e come si siano resi conto subito che questo figlio nato acquistando un ovulo poi fatto inseminare con il loro sperma mescolato e successivamente impiantato dentro un utero in affitto di una seconda donna, piangesse e volesse sin dalla nascita la “mamma!”, poiché questo è un fatto naturale.
“Non siamo noi stessi ad aver pena di un orfano, sia esso di padre o madre quando ne incontriamo uno?” Ha chiedo il giornalista alla numerosa platea, che immediatamente ha risposto di sì ed è scoppiata in un incandescente applauso. “E’ questo che non si vuol capire: tutto ciò serve a ridurre l’uomo a cosa, una cosa che dunque potrà essere comprata e venduta scegliendo da cataloghi attraverso costosissime agenzie che faranno da tramite. Adinolfi ha spiegato come tutto ciò può portare a ciò che in Olanda e Belgio è realtà: inserire nella logica dell’usa e getta e dell’eutanasia anche i minori e i nascituri non sani.
“Ma i figli non si comprano – ha detto Adinolfi citando Filumena Marturano, la protagonista della commedia teatrale scritta da Eduardo De Filippo – e allora se non si comprano, i cittadini devono capire e fermare ciò che una legge vuole invece far comprare solo per accontentare alcuni. La mia opinione, all’inizio non capita adesso è compresa anche dalle femministe! E allora forse una ragione c’è! Dobbiamo fermare ciò che fra un mese potrebbe essere attuato e non esiste un forse. Occorre avere ben chiaro, come ben sanno i giocatori juventini che lo hanno scritto nel retro maglia che “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. “Andiamo sul sito del Senato – ha invitato il giornalista – e scriviamo a ogni singolo senatore, basta cliccare su composizione e verranno fuori tutti i nomi con la rispettiva mail. Facciamo capire che noi cittadini siamo contrari alla Cirinna’ e all’innaturalezza della vita”.
Anche la giornalista Giuliana Avila Di Stefano, ha spiegato come alcuni omosessuali sono contrari alla logica dell’utero in affitto, ricordando la diatriba tra Elton John e lo stilista Dolce, quando quest’ultimo aveva affermato che “La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia.” Inoltre Dolce, aveva detto di non condividere i figli della chimica e i bambini sintetici, scatenando ira sul web ma anche molti consensi. “Dobbiamo unirci come cattolici e non essere deboli e silenziosi come spesso siamo – ha affermato Avila – bisogna fare casino per non arrivare a leggere l’indomani della votazione della Legge dei titoli di giornali che ci ricorderanno come non possiamo più tornare indietro. Qui non c’è un referendum come nel caso dell’aborto o del divorzio.
Qui c’è da farsi sentire e anche la Chiesa deve fare la sua parte. Dobbiamo spiegare cos’è l’ideologia gender e come questa può rovinare un Paese che si è salvato grazie alla famiglia e alla tutela del soggetto debole. Ascoltiamo Mario: non cediamo su un discorso antropologico, altrimenti cederemo su tutto. Da cattolici esponiamoci e prendiamo una decisione”. L’incontro, che si è svolto in occasione dell’anno del Giubileo, si è poi concluso con domande e risposte da parte della platea spiegando anche come la sinistra dovrebbe stare dalla parte dei nascituri, cioè i deboli e non dovrebbe aprire ai “diritti individuali”, che sono solo egoismi personali e business economico.