BRONTE – Chiude urologia all’Ospedale? Il sindaco chiede chiarimenti
Ancora nubi all’orizzonte per il presidio ospedaliero. Nonostante le rassicurazioni dei vertici sanitari dell’Asp e della politica regionale, i servizi dell’ospedale di Bronte continuano a destare preoccupazioni. Oggi il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, ha inviato una lettera al direttore generale dell’Asp 3 di Catania, dott. Giuseppe Giammanco, al coordinatore sanitario Ct 2, dott. Giuseppe Spampinato ed ai vertici dell’ospedale di Bronte, dove chiede di sapere se il servizio di Urologia è stato sospeso. “Numerosi cittadini – scrive il sindaco nella missiva – mi segnalano che i medici del servizio di Urologia, offerto dal Presidio ospedaliero di Bronte, avrebbero sospeso il servizio, a causa di una carenza di personale così grave da non permettere loro il normale svolgimento delle prestazioni ospedaliere. Chiedo di sapere se è vero. Spero che il servizio funzioni, ma in caso contrario mi domando come e quando intende l’Asp 3 rimediare ad una sospensione che pregiudica la qualità dei servizi resi dall’Ospedale, compromettendo il rapporto di fiducia che deve esserci fra paziente ed ospedale e come, eventualmente, intende garantire la continuità di cura dei pazienti in trattamento”. Il sindaco appena appreso la notizia si è subito recato in ospedale, dove ha saputo che effettivamente i problemi di personale esistono. Il primario storico del servizio di Urologia è andato in pensione ed il sostituto al momento godrebbe delle ferie. Il servizio di Urologia fino ad oggi è stato particolarmente fruito dai pazienti, con i medici che a Bronte hanno anche effettuato piccoli interventi chirurgici. I pazienti sanno bene che gli urologi a Bronte operano 3 giorni al settimana: il lunedì, il mercoledì ed il venerdì. E’ chiaro quindi che adesso tutti aspettano di vedere se domani il servizio sarà attivo o meno. “Se non lo sarà, siamo pronti a protestare. – ha continuato il sindaco – So bene che solo il Direttore sanitario può sospendere un servizio. Per questo nella lettera che ho inviato ho chiesto all’Asp di ottenere copia della documentazione epistolare fra loro ed i medici, al fine di avere piena contezza dell’accaduto ed avere la possibilità di valutare, ed eventualmente porre in essere, ogni azione atta a difendere il diritto alla Salute dei residenti del Territorio. Ho già informato anche i miei colleghi sindaci dell’Osservatorio sul diritto alla Salute del territorio. Insieme programmeremo gli interventi, affinché nessuno ci tolga il servizio di Urologia”.