3 Dicembre 2024

NEBRODI – La Guardia di Finanza denuncia due imprenditori di Tortorici e Sant’Agata Militello

A seguito di preliminare attività investigativa promossa dal Comando Provincialedi Enna diretta a verificare la legittimità di richieste di contribuzioni agricole comunitarie da parte di titolari di aziende agricole individuate nei comuni di Troina, Cerami e Cesarò (ME), aree tutte ricadentinel territorio del Parco deiNebrodi, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Nicosia due imprenditori agricoli M.P.G. e M.P.S. titolari di aziende rispettivamente con sede
in Tortorici (ME) e Sant’Agata di Militello (ME) operanti nel settore degli allevamenti di capi di bestiame.Quest’ultimi, pur essendo destinatari di apposita informazione interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Messina, poiché in possesso di gravi e molteplici precedenti penali riferibili alla cosiddetta criminalità rurale (furti di
bestiame, danneggiamenti ed altro), attestavano falsamente nei relativi fascicoliaziendali la disponibilità di terreni demaniali di
proprietà dell’Azienda Speciale SILVO PASTORALE DI TROINA, precedentemente concessi sulla scorta di contratti d’affitto stipulati con il citato Ente, al fine di ottenere finanziamenti comunitari nel comparto agricolo. L’irregolare attestazione dell’esistenza dei contratti d’affitto di terreni agricoli, alla luce delle disposizioni previste dal Codice delle Leggi antimafia, integrate dalle recenti linee guida fissate con protocollo di legalità stipulato in data 18/03/2015
tra la Prefettura di Messina e l’Ente Parco dei Nebrodi (cosiddetto protocollo Antoci), stabiliscono un nuovo e più stringente obbligo per i soggetti gravati damisure antimafia che perdono il diritto dell’uso in

concessione delle aree demaniali da destinare a pascolo o a  coltivazioni, previa comunicazione di avvenuta rescissione da parte dell’Ente concedente (Azienda Speciale SILVO PASTORALE DI TROINA). La rescissione dei contratti di affitto determina,

sostanzialmente l’impossibilità giuridica di richiedere contribuzioni pubbliche comunitarie. Conseguentemente, le Fiamme Gialle della Tenenza di Nicosia hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Patti i responsabili per: falso in atto pubblico finalizzato all’indebito conseguimento di provvidenze riferibili alla politica agricola comune
. I contributi oggetto di ricognizione sono stati quantificati in 280
mila euro circa . L’operazione “NEBROS” ha dato concreta ed effettiva attuazione all’innovativo protocollo di legalità del marzo 2015 che ha esteso gli accertamenti delle forze di polizia nei confronti di tutti i soggetti in odore di mafia richiedenti provvidenze
pubbliche e comunitarie a prescindere dagli importi dei contratti e delle erogazioni , abolendo così la vecchia soglia quantificata in 1
50 mila euro per ogni soggetto richiedente, solo al superamento dell

a quale erano in precedenza investite per l’accertamento le Autorità preposte al controllo. Grazie al tempestivo intervento della Guardia di Finanza di Enna sono stati allertati gli Enti pagatori (L’Ag.E.A.) per il conseguente blocco delle procedure finalizzate all’erogazione dell’indebito contributo. La Procura della Repubblica di Patti (ME) ha coordinato e condiviso tutte le fasi dell’attività operativa, contestando i reati già citati emettendo apposito avviso

di conclusione indagini.Significativa la circostanza che gli enti responsabili della gestione del demanio comunale hanno fattivamente collaborato con gli inquirenti nel pieno rispetto
delle normative di settore, favorendo il nuovo percorso di legalità e di sviluppodell’importante area dei NEBRODI.