21 Novembre 2024

TAORMINA – Il Teatro Antico ha registrato quasi 750 mila visitatori nel 2016

– di Michele La Rosa –  Agrigento prima, Taormina al secondo posto.La fruizione dei siti monumentali ed archeologici fa registrare un trend positivo, con un significativo aumento dei visitatori rispetto al 2015. Numeri spiccioli per l’area archeologica di Naxos. Aidone nell’ennese non c’è ancora stato il boom che si sperava con l’arrivo della Dea di Morgantina. Qualche new entry, ma per il resto tutti i siti più o meno uguali rispetto agli anni precedenti.  Lo certificano i dati della fruizione rilevati nel 2016. Nell’Isola, i visitatori sono stati 4.392.005 per un incasso complessivo di 23.203.561,20 ( meno di quanto incassa solo Pompei in Campania). L’anno precedente i visitatori erano stati 3.932.647, mentre gli incassi si erano fermati a 20.439.345 euro. Il dato complessivo dunque segna l’11,68% in più dei visitatori e il 13,52% di incassi. Numeri alla mano, la Sicilia si piazza al quarto posto dopo il Lazio, la Campania e la Toscana. “I dati delineano un quadro molto positivo che conferma la forza attrattiva della Sicilia – si legge in una nota dell’assessorato Beni culturali – del suo straordinario patrimonio culturale e naturalistico e la stretta relazione esistente in questa Regione tra turismo e cultura. Se compariamo i dati del 2016 del Ministero dei Beni e delle Attività culturali che riportano 172 milioni di euro di incassi e 44, 5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura, si evidenzia quanto la Sicilia, nel panorama nazionale assuma, in questo settore, una posizione di rilievo posizionandosi”. A fronte di questi numeri restano però diversi problemi, come la gestione di alcuni siti che più volte abnbiamo denunciato pure da questo giornale, come a Giardini Naxos oggi Parco Archeologico di Naxos, con reperti spesso coperti da sterpaglie, costruzioni metalliche arrugginite tra le preziose testimonianze.

  I  111 siti archeologici e museali siciliani, che rappresentano oltre un quarto di quelli presenti in tutto il Paese, incassano complessivamente meno dei soli scavi di Pompei  ( nel 2016 ha raggiunto 3.209.089 visitatori e incassi pari a 23,5 milioni di euro ) .  “Stiamo investendo sul sistema culturale attraverso una valorizzazione partecipata e integrata a livello territoriale, incentivando le collaborazioni e gli accordi con altre istituzioni, con le associazioni e quei soggetti che possono arricchire l’offerta culturale”, commenta l’assessore regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio sottolineando che che “non basta promuovere il singolo museo o il singolo sito, è necessario creare nei territori reti e filiere culturali per promuovere il patrimonio culturale, materiale ed immateriale, e paesaggistico”.

“Anche per quest’anno – aggiunge Vermiglio – sono i siti archeologici più importanti già inseriti nei maggiori itinerari turistici, quali il Parco Archeologico di Agrigento, il Teatro antico di Taormina, la Villa Romana di Piazza Armerina, la Neapolis di Siracusa a registrare il maggior numero di presenze e di incassi. Ma si evidenziano dei dati nuovi riferibili anche ad alcuni musei e monumenti quali, ad esempio il Museo di arte contemporanea di Palazzo Riso che passa da 12.906. euro a 30.744 di incassi, un aumento sul quale può avere influito anche l’ubicazione del museo lungo l’asse dell’itinerario Unesco arabo-normanno di Palermo, da poco riqualificato con la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele”.

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