FRANCAVILLA SICILIA – Le giornate dell’inclusività. Iniziativa dell’Istituto comprensivo
“Le giornate dell’inclusività”. Questo il titolo della manifestazione articolata in due giornate e che ha coinvolto tutti i plessi scolastici e le classi di ogni ordine e grado che fanno riferimento all’Istituto Comprensivo di Francavilla Sicilia, comprese quindi le sedi scolastiche di Graniti, Motta Camastra, Mojo Alcantara, Malvagna, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria. L’iniziativa ha visto una prima giornata itinerante presso i vari plessi e dedicata ai bimbi più piccoli e della scuola dell’infanzia, per poi concludersi venerdì mattina al Cine Teatro Arturo Ferrara con le classi dei più grandi. Al tavolo dei relatori : la dirigente scolastica Angela Mancuso; il sindaco Lino Monea; l’assistente sociale Maria Catanzaro; Francesca Raneri, responsabile del Centro Psicoeducativo Cuore di Gesù di Trappitello; Angelo Cavallaro dirigente scolastico Istituto Comprensivo D’Alcontres a Barcellona P.G.; Marilena Oriolo, psicologa U.S. Neuropsichiatria infantile Taormina- S.Teresa. Protagonisti sono stati loro, gli alunni dei vari plessi che sul palco, coordinati e presentati da Rossana Ricciardi, attraverso filmati, disegni, canzoni, balli, hanno espresso il loro concetto di “inclusività”, ovvero come non “escludere” dal loro agire quotidiano persone che presentano una disabilità, una differenza di razza o cultura. Iniziativa di grande importanza che rientra in un quadro più ampio della cosiddetta “Buona Scuola” che mira a creare fin dai banchi scolastici una maggiore sensibilità verso questo tipo di argomenti e modalità di partecipazione attiva di tutti gli alunni, di tutti i soggetti di una comunità. Il modello “ inclusivo” non deve essere solo un modello educativo o didattico, ma deve essere un modello concreto di buone prassi e di quotidiana applicazione, sia a scuola che in famiglia che nella comunità, eliminando di fatto quelle barriere mentali o pratiche che creano ostacoli . Commovente ed entusiasmante allo stesso tempo la testimonianza di Emanuela Angione, ragazza liceale, che in poche ma significative frasi ha illustrato la sua esperienza dimostrando che i diversamente abili non esistono,ma conquistandosi i propri spazi ed affermazione, dimostrando di avere doti ed energia che forse in altri mancano. In oltre 3 ore di manifestazione l’argomento è stato affrontato con rigore scientifico ma anche con spontaneità ed ironia, così come in un cortometraggio presentato da alcune classi. Docenti e famiglie, diverse centinaia di alunni, i destinatari dell’iniziativa.