MOIO ALCANTARA – Le reliquie di San Cremete nel Santuario. Un santo per la Valle Alcantara
Da San Salvatore della Placa a Randazzo, poi il mistero ed il silenzio sulla vita di San Cremete. Adesso le reliquie del santo sono itineranti per alcuni giorni . Interessante iniziativa del rettore del santuario dedicato al Ss Crocifisso, il parroco Daniele Torrisi, che ha voluto così “accendere” l’attenzione su questo santo di rito bizantino vissuto nella Valle dell’Alcantara, ma rimasto sempre nell’indifferenza delle comunità e delle istituzioni. Le reliquie, conservate in una teca, da sempre sono rimaste nella chiesa del Collegio San Basilio di Randazzo (Ct) . Da alcuni giorni adesso invece il busto reliquario è a Malvagna e Moio Alcantara, grazie alla concessione della Basilica Matrice di Santa Maria in Randazzo. San Cremete, che visse da eremita, nell’XI° secolo nel monastero di San Salvatore della Placa, non distante da Francavilla di Sicilia ma all’epoca territorio di Ruggero di Lauria signore di Castiglione di Sicilia, è un santo molto venerato nei paesi di rito bizantino ortodosso, ma da noi dimenticato completamente. Il suo giorno è il 5 agosto. Di recente la vita del santo eremita ha suscitato un certo interesse storico da parte di alcuni studiosi locali, ma a livello religioso è rimasto da sempre nell’ombra e molti ne sconoscono l’esistenza. San Cremete (italianizzato in Clemente) o San Crimo (morto il 6 agosto 1116)come sarebbe giusto dire, fu un eremita che girava la Valle dell’Alcantara, ecco perché padre Daniele Torrisi, parroco di Malvagna e Moio Alcantara, afferma che potrebbe essere proclamato il compatrono di tutti i comuni della vallata. Lo stesso parroco, con questa iniziativa, unica nel suo genere, ha voluto accendere l’attenzione sulla vita di questo santo e sulla presenza delle reliquie nel nostro territorio. Diverse le sante messe celebrate in questi giorni durante le quali si è cercato quindi di raccontare le gesta e la vita di San Cremete, la cui storia peraltro serve a riscoprire anche interessanti aspetti inediti storici e religiosi della vallata all’epoca dell’eremita ma più in generale di questi monaci di culto bizantino che vivevano in Sicilia. Le reliquie resteranno a Moio ancora qualche giorno.