MILAZZO – Future Brains, il gruppo di studenti che ha creato un’azienda Tech
– Ramona Mondì – E’ la grande scommessa della legge 107/2015, detta“Buona Scuola”: mettere a stretto contatto giovani e imprese reali. 200 ore dedicate all’alternanza scuola lavoro obbligatoria per i licei che prevedono iniziative molto interessanti: da nord a sud c’è chi “lavora” con i turisti stranieri, chi nel reparto di Neuroscienze dell’ospedale San Raffaele, chi al Corriere della Sera, chi inventa prodotti tech. Quest’ultimo è il caso dei ragazzi della III B del liceo scientifico “G.B. Impallomeni” di Milazzo. Future Brains è il nome dato alla potenziale azienda di cui i ragazzi fanno parte. Un gruppo di lavoro composto da: Claudia Conti e Alessia Crinò nel ruolo di amministratori delegati, Federico Amato e Francesco Rizzo responsabili finanziari, Giulia De Mariano responsabile amministrativo, Giuseppe Cordaro e Chiara Saporita responsabili marketing, Irene Farina responsabile progettazione, Federico Ianello responsabile produzione, e Gloria Impellizzeri responsabile collaudo e qualità. L’impegno e la determinazione del team di lavoro verte sulla realizzazione di un copristendino automatizzato, dotato di sensore pioggia che ne permette l’attivazione tempestiva. Il prodotto verrà presentato in occasione di fiere locali, regionali e nazionali. Il primo evento, nonché giornata di presentazione al pubblico del prodotto, sarà il 16 Maggio presso il “Parco Corolla”, centro commerciale sito in Milazzo (ME). Abbiamo intervistato i componenti del gruppo di lavoro “Future Brains” per conoscere le varie fasi del lavoro svolto, ecco cosa ci hanno risposto: “Il progetto è iniziato a metà febbraio. Si sono tenuti due seminari di 8 ore, durante i quali la nostra tutor ci ha spiegato cosa avremmo fatto, cioè la creazione di due mini imprese per classe, ognuna delle quali avrebbe dovuto presentare un prodotto rivoluzionario grazie alla tecnologia, a partire da un oggetto già esistente sul mercato. Il nostro settore è il tech, motivo per cui abbiamo pensato ad una copertura automatizzata che si adatta ad ogni tipo di stendino, dotata di un sensore pioggia che si aziona ogni volta che piove. Dopo i due seminari, ogni giovedì, per due ore, ci sono stati gli incontri con la tutor che ci ha guidati in questo percorso. Quella appena descritta è stata certamente un’esperienza che ci ha fatti crescere, perché la simulazione di una mini impresa significa davvero avvicinarsi al mondo del lavoro, entrare a contatto con fornitori, produttori, negozianti e clienti. Ecco perché siamo fiduciosi sull’ottima riuscita del progetto”. La buona scuola promossa dal governo diventa, in questi termini, una rivoluzione culturale che, finalmente, arriva anche in Italia. Quella dell’alternanza scuola-lavoro, infatti, è una pratica ampiamente utilizzata in America, nel Regno Unito e in altre zone dell’Europa e che, da sempre, si è rivelata essere molto utile nell’inserimento concreto dei giovani nel mondo del lavoro.