MOJO ALCANTARA – Al via oggi la storica “Fera o Moju”
Michele La Rosa – Già dall’alba un continuo viavai di camions ed auto. La zona Firriato ancora una volta ospita la Fiera del Bestiame, giunta alla sua 217° edizione. Una delle fiere più importanti della Sicilia, tanto da essere riconosciuta dalla Regione tra gli eventi da tutelare ed a valenza storico-culturale. Una vera e propria vetrina di tradizioni e prodotti legati alla zootecnia, accanto alla presenza di mandrie di bovini, suini, greggi, e cavalli sopratutto, ma anche animali da cortile e da casa. Un tempo la fiera durava circa una settimana, simbolo della fiorente zootecnia locale e siciliana, qui giungevano perfino allevatori e commercianti da Enna, dalla Calabria. Pur tuttavia la manifestazione, seppur gli allevamenti in zona sono ormai pochi, continua ad avere il suo fascino con numerosi allevatori che qui vengono a vendere capi di bestiame ma anche ad esporre semplicemente. Migliaia di persone sono giunte fin dalle prime luci dell’alba, con chilometri di auto parcheggiate lungo le provinciali per Francavilla o per Randazzo. Un carosello di colori e sapori tra le bancarelle che oltre ai classici “paninari” vede centinaia di bancarelle che vendono di tutto, esaltando pure oggetti ed utensili dell’antica civiltà contadina. Peccato che al successo della “fiera di Mojo ( a fera o Moju)” nessuno abbia mai pensato di dare una valenza turistica, come attrazione, e sopratutto didattico-culturale, coinvolgendo le scuole siciliane. La Fiera ha un suo successo perchè forte di una consolidata tradizione che si ripete. Momenti di folklore e tradizioni che rivivono grazie al ripetersi di questo evento, il cui obiettivo “commerciale” è ormai certamente secondario, almeno per quanto riguarda la commercializzazione di capi di bestiame da allevare o da portare alla macellazione. La fiera di Mojo era anche l’occasione per i contadini e le famiglie di un tempo per acquistare il maialino da allevare e poi farne la salsiccia in casa da asciugare, da trasformare in salumi tipici casarecci. Ricordi ormai sbiaditi di usanze non del tutto scomparse ma rare. Sono lontani i tempi in cui in questi eventi vi era pure la figura del “sensale”, il mediatore che caratterizzava le fiere. Una storia secolare che racconta dell’importanza della zootecnica un tempo a Mojo Alcantara ed in tutta la vallata, pagine di tradizioni e memorie da conservare e valorizzare. Il tutto si inserisce nel contesto dei festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso che vedrà da venerdì a domenica giungere a piedi i pellegrinaggi da vari comuni del comprensorio fino al Santuario. Immancabile la banda musicale in questi giorni, con il corpo bandistico “Mariano La Rosa”. Sabato sera serata musicale e poi domenica, dopo la processione con la Madonna Maria SS. delle Grazie il concerto di Ron.