GIARDINI NAXOS – Una via in ricordo dell’on. Vincenzo Leanza
Una via intitolata all’Onorevole Vincenzo Leanza, una delle più importanti personalità politiche della Provincia di Messina, Assessore Regionale e Presidente della Regione Siciliana. Il Presidente del Consiglio Danilo Bevacqua e il Consigliere Comunale Mario Sapia hanno formulato al Sindaco Pancrazio Lo Turco una richiesta formale con la quale chiedono di intitolare un luogo pubblico (strada, piazza, fabbricato comunale o altro luogo pubblico) al deputato messinese. In passato altre vie sono state intitolate a politici siciliani, tra queste, la via Don Luigi Sturzo fondatore del Partito Popolare e la via Onorevole Pancrazio De Pasquale.
Riportiamo di seguito la lettera-richiesta inviata al Sindaco:
“I Sottoscritti: Sapia Mario, nella qualità di Consigliere comunale,
Bevacqua Danilo, nella qualità di Presidente del Consiglio comunale;
Interpreti di una vasta e sensibile adesione popolare, per la costante affettuosa attenzione alla nostra Città e ad i suoi abitanti, da parte dell’Onorevole Vincenzo Leanza poniamo alla Sua Attenzione la richiesta, di intitolargli: una strada, o una piazza, o un fabbricato comunale, o altro luogo pubblico per un Suo perenne ricordo.
Un atto dovuto, nei confronti di una delle personalità politiche più importanti della nostra provincia (e della regione tutta) che ha contribuito con il proprio operato alla riscoperta e alla crescita dell’identità storica e culturale di questo territorio. Per diversi anni Sindaco di S. Teodoro, più volte Assessore Regionale e Presidente della Regione Siciliana, e da ultimo, Presidente della Commissione Speciale per la Riforma dello Statuto Siciliano. L’Onorevole Leanza, il nostro “Vincenzino” come affettuosamente si faceva chiamare, un uomo che aveva una capacità di ascolto delle umane sofferenze e bisogni degli altri infinita.
Si chiede: “Un perenne ricordo di Vincenzo Leanza, deputato regionale e ultimo Presidente della Regione Siciliana, figlio del territorio messinese, scomparso a Palermo quindici anni fa.
“Un nome che racconta una storia”, si potrebbe dire. Vincenzo Leanza, messinese d’adozione ma figlio dei Nebrodi, era nato a Cesarò nel 1932. Già avvocato e docente universitario, Leanza è stato sindaco del suo piccolo comune di San Teodoro (avendo acquisito l’autonomia da Cesarò), vice segretario provinciale della Democrazia Cristiana messinese. Nel 1976 fu eletto, per la prima volta, all’Assemblea Regionale Siciliana, occupando, nel tempo, uno scanno sempre più alto, sempre più importante, fino a divenire l’interprete del rinnovamento dello statuto siciliano, compito questo affidatogli a grande maggioranza dell’assemblea regionale e che ha svolto con egregia “maestria” quali il prolungamento dell’insularità da pare della Comunità Europea il che significava una ulteriore proroga per l’accesso a particolari fondi Comunitari.
Rieletto ininterrottamente all’ARS dall’VIII alla XIII legislatura, nel corso dei suoi sei mandati da deputato regionale è stato anche assessore al Lavoro e all’Agricoltura. Ma Vincenzo Leanza è ricordato dalla maggior parte dei siciliani che hanno vissuto quei tempi, per essere stato due volte Presidente della Regione Siciliana, dall’agosto del 1991 al luglio del 1992 e nuovamente dal luglio del 2000 al luglio del 2001. Morì nel 2004, mentre era Presidente della Commissione speciale per la riforma dello Statuto (così come sopra evidenziato). Dopo di lui nessun messinese ha più ricoperto la più alta carica dell’Isola.
Questa istanza avanzata da due componenti del Consiglio Comunale vuole essere un modo per tenere viva, nella memoria cittadina, un uomo che ha contribuito molto al suo sviluppo anche attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali di cui il nostro Comune aveva bisogno, attraverso l’intitolazione di una strada, piazza o altro luogo pubblico; è un riconoscimento, è un grazie perenne.
Si vuol ricordare, la persona, sempre disponibile all’ascolto, la sua conoscenza dei singoli cittadini era proverbiale, così come il suo impegno politico amministrativo capace di far riconoscere per la Sicilia, da parte della Comunità Europea, la permanenza di zona “Obiettivo 1” .
A proposito della sua Capacità di Ascolto e la proverbiale conoscenza di singoli cittadini, non aveva pari; finito l’ennesimo incontro pubblico, in cui erano presenti altri esponenti politici, la fila per esporre o ricordare il proprio problema era solo per lui. A noi di Giardini Naxos, ci riservava, l’ultimo “ascolto” della serata, perché nei sui pensieri sapevamo che non eravamo certamente gli ultimi, diceva a qualcuno di noi, che avevamo un “quid” in più.
Sono numerose le opere, che anche col suo apporto, vennero finanziate, e non è il caso di farne un elenco, basta spolverare vecchi fascicoli per leggerli.
Concludiamo ringraziandola anticipatamente per la sua riconosciuta sensibilità, convinti che la lettura di queste brevi riflessioni faranno rivivere in Lei, Signor Sindaco, quei momenti Storici appena accennati.”