BRONTE – Ospedale, l’appello di Calanna al ministro Grillo
Nella sala conferenze dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, in occasione della visita ufficiale del ministro della Salute, Giulia Grillo, è intervenuto il sindaco di Bronte Graziano Calanna, in rappresentanza anche dei colleghi sindaci dei Comuni che gravitano attorno l’ospedale di Bronte. Ecco in sintesi il suo intervento: “Signor Ministro, il saluto che mio tramite la Comunità di Bronte Le porge non è solo un saluto di cortesia istituzionale, ma è un saluto carico di speranza, di aspettative ed allo stesso tempo carico di ansie e preoccupazioni per la qualità dei servizi sanitari del nostro Ospedale che, nonostante l’impegno ed il lavoro straordinario ed altamente professionale del personale medico e paramedico, molto spesso non riesce, per ragioni legate a mezzi e risorse, a raggiungere gli standard qualitativi minimi necessari. Anzi di più, specie negli ultimi anni, abbiamo temuto per le sorti dell’ospedale stesso. Come Ella vede, ad accoglierla insieme a me, ci sono i Sindaci di un vasto territorio che prescinde dall’appartenenza a Città metropolitane. A Bronte giungono pazienti anche dal territorio di Messina ed Enna. Un territorio che comprende più o meno 50 mila abitanti con enormi difficoltà di mobilità legate all’orografia. Io ringrazio il direttore generale dell’Asp 3, dott. Maurizio Lanza, per il dinamismo, la voglia di fare e, soprattutto, di risolvere i problemi e visto l’autorevolezza del suo ruolo debbo sottoporle un dato. Il cono dell’Etna è lungo circa 130 chilometri.
Bene, percorrendo la mappa degli ospedali della provincia ci accorgiamo che Acireale, sede di Spoke, è distante appena 10 chilometri dall’ospedale Cannizzaro identificato nel nuovo Piano come Hub. A sua volta l’ospedale Cannizzaro è distante appena 10,4 chilometri dall’ospedale Garibaldi Nesima, che a sua volta è distante 8 chilometri dal nuovo Ospedale San Marco e 16 dal San Salvatore di Paternò, individuato come Ospedale di Base. Infine l’ospedale di Paternò è distante appena 10 chilometri dal centro di Biancavilla.
In sintesi questa rete ospedaliera colloca 6 ospedali nel raggio di 45 chilometri ed appena un Presidio di zona disagiata nei restanti 85 chilometri del cono dell’Etna. Il dato appena riferito, credo sia la testimonianza vivente di un sistema di politica sanitaria nazionale e regionale assolutamente illogica e per nulla rispondente al concetto di interesse pubblico. Dopo di ché, le evidenzio che nell’ospedale di Bronte nel lontanissimo 2006 iniziarono degli importanti lavori di ristrutturazione per centinaia di migliaia di euro che non sono mai finiti e sono tutt’oggi bloccati. Ma sia chiaro: chi le parla, come ritengo gran parte dei presenti, sa bene che non è stata Ella a creare questi problemi e che anzi essi sono la naturale conseguenza di una trentennale scellerata politica sanitaria volta più al saccheggio che alla crescita. Tuttavia, però, la nostra generazione di amministratori pubblici che è la mia ed anche la sua, sa bene che l’impegno che abbiamo assunto di fare progredire le nostre comunità non può non tenere conto dei disastri ereditati da chi ci ha preceduto.
Signor Ministro, grazie per tutto quello che farà per il nostro ospedale e quindi per la nostra comunità”.