POMODORO DI PACHINO IGP: IL CONSORZIO CHIEDE PIU’ ATTENZIONE IN MERITO AGLI ACCORDI CON LA CINA
Pachino (SR), 13 novembre – Il pomodoro di Pachino IGP è uno dei prodotti più soggetti a falsificazione dell’intero settore agroalimentare. Ma, nell’ambito dell’accordo anti contraffazione siglato nei giorni scorsi tra Cina ed Unione Europea, non figura nell’elenco dei prodotti da tutelare. “Siamo molto amareggiati –
commenta Salvatore Lentinello
Presidente del Consorzio del Pomodoro di Pachino IGP – e ci attiveremo
affinchè il nostro pomodoro rientri nella lista dei prossimi prodotti
agroalimentari che necessitano di tutela”. Nell’arco di quattro anni è infatti
in programma l’inserimento di nuovi 175 prodotti su base europea nell’ambito di
un ampliamento dell’elenco delle indicazioni geografiche da proteggere in Cina dalle
imitazioni e usurpazioni.
“L’accordo stipulato nei giorni scorsi non premia la scelta di puntare su colture o prodotti prettamente territoriali e di qualità. I produttori si ritrovano, ancora una volta – prosegue Lentinello – ad essere l’anello debole della filiera. Chiediamo alla politica e all’UE un’attenzione più costante ed efficace su queste tematiche”. Questa penalizzazione si aggiunge a quella già subita dall’intero comparto ortofrutticolo siciliano nell’ambito del trattato UE-Marocco in cui le aziende produttrici della Regione a statuto speciale sono state sfavorite su prezzo, costi e tecniche di produzione. “L’intesa con la Cina era nata con l’obiettivo di favorire i rapporti commerciali con un mercato in espansione su cui, come Consorzio, puntavamo – conclude il Presidente del Consorzio – ma l’accordo stipulato non ci tutela in alcun modo ed è indispensabile attivarci per farci sentire nei modi opportuni dalle autorità competenti”.