CASTIGLIONE DI SICILIA – La Valle dei chinotti è qui
MICHELE LA ROSA – La Valle dei chinotti. Qualcuno l’ha definita così. Siamo nella Valle dell’Alcantara, vero e proprio regno di agrumeti, purtroppo da anni nel dimenticatoio, nessuno ne parla, alcuni sono abbandonati, altri resistono. Questa estate uno spot tv sulle principali rete televisive italiane pubblicizzava il Chinò nato dagli agrumeti ai piedi dell’Etna, uno spot girato tra Taormina e la Valle dell’Alcantara. Anche la condotta Slow Food Alcantara-Taormina, costituita a novembre, rilancia questo comparto, ma di questo ne parleremo dopo. Qui, una sorpresa per molti aspetti, una sorta di eccellenza nel mondo degli agrumi: esiste anche un grande agrumeto che produce solo chinotti, proprio così, un’azienda agricola che ha l’esclusiva con la Sanpellegrino, una nota azienda di bevande italiana. Circa 9000 alberi di chinotto, su circa 5 ettari di superficie, rispetto ai 30 totali dell’azienda, una vera e propria esclusiva che ha portato l’azienda l’anno scorso a festeggiare i 60 anni di produzione della nota bibita al chinotto. Nel 2017 da qui sono partite per la sede di trasformazione nel bergamasco circa 88mila kg di questo prezioso agrume. Siamo in territorio di Castiglione, comune ormai quotidianamente al centro delle cronache internazionali per i vini doc dell’Etna, mentre gli agrumi della Valle dell’Alcantara, nello stesso territorio comunale, restano da decenni nel dimenticatoio, risultato anche di una politica regionale ed europea probabilmente distratta e che ha portato paradossalmente all’importazione di agrumi dall’estero, mentre qui spesso, le arance soprattutto, neanche vengono raccolte per i costi alti della manodopera e della coltivazione dei fondi. Qui tra le frazioni di Mitogio e la contrada Castrorao ci sono notevoli estensioni di agrumeti, molti ancora che producono regolarmente, altri purtroppo abbandonati. Castrorao, un borgo con una storia interessante ed al centro di un fiorente commercio agricolo dal canto suo che è stato proclamato principato nel 1632 per poi essere incluso nel territorio comunale di Castiglione con decreto ministeriale del 22 giugno 1818.“ Come Slow Food ci siamo impegnati a riaccendere i riflettori sulla produzione di agrumi nella Valle Alcantara, dove ancora vi è una significativa presenza. Purtroppo non è facile, qui un tempo la superficie coltivata ad agrumeti, anche nel versante messinese dell’Alcantara, costituiva la produzione per eccellenza ed era il comparto che costituiva l’economia di molti comuni, basti ricordare i treni merci che caricavano alla stazione di Francavilla di Sicilia”. Ci dice Roberto Abbate, fiduciario della Condotta Slow Food Alcantara-Taormina, costituita lo scorso mese, così come ci fa notare Claudio Bartucciotto la quasi inesistente ormai produzione di limoni. Per tornare al chinotto è un agrume poco conosciuto, ma una bibita molto diffusa, a parte la Sanpellegrino che si rifornisce di questi agrumi a Castrorao, ci sono in Sicilia Orientale altre tre grosse aziende che producono la bibita da chinotto ( Tomarchio di Acireale, Polara di Modica, Bona di Augusta). I chinotti dell’Alcantara, poco conosciuti localmente, in effetti hanno quindi una loro storia, così come il chinotto in quanto bibita vede la Sicilia tra le principali regioni produttrici, insieme alla Liguria. Per Castiglione si tratta di un’altra produzione di eccellenza che va ad aggiungersi ai già noti vini ed olio, nocciole.