CASTIGLIONE DI SICILIA – Ricami tipici e prospettive:incontro con i vertici dell’Harim,l’Accademia Euromediterranea di Moda
MICHELE LA ROSA – Quell’antica scuola di ricami tra Taormina e Castiglione. Il ricamo a punto “nglisi” ( inglese) diventava una vera e propria fonte di reddito allorquando l’inglese Miss Mabel Hill, fondò agli inizi del ’900 una scuola di ricamo con sedi nelle due rispettive città. Qui a Castiglione, ma anche nei centri vicini, erano a centinaia le donne impegnate a realizzare dei lavori commissionati dapprima da turisti e facoltosi stranieri, in un secondo momento poi diventati preziosi corredi per matrimoni fino agli anni ’90. Una tradizione ed un artigianato di eccellenza che oggi può essere riscoperto in un’ottica diversa.Riscoprire i ricami tipici castiglionesi, come patrimonio storico culturale e di tradizioni, ma anche come opportunità di lavoro per un impiego in chiave moderna di quelle preziose creazioni artigianali. L’assessore al turismo ed ai beni culturali Dania Papa ha già avuto un incontro con Gabriella Ferrera, presidente, e Marco Aloisi general manager, dell’Accademia Euromediterranea Harim di Catania, prestigiosa istituzione internazionale di formazione nel campo della moda e delle arti. “ Occorre puntare a valorizzare, recuperare, promuovere questa tradizione. L’obiettivo è coinvolgere le maestranze locali che ancora realizzano queste creazioni a punto inglese, ma coinvolgere pure i giovani e sensibilizzare a quelli che potrebbero essere scenari nuovi, come nel campo della moda, degli accessori” – dice l’assessore Dania Papa. Progetto ampiamente condiviso dal sindaco Antonio Camarda che ha ipotizzato anche un percorso formativo con degli enti accreditati, nell’ottica di trasmettere quest’arte in modo sistematico e trasformare questo artigianato di eccellenza in una fonte di reddito e sviluppo in grado di rallentare anche lo spopolamento dei piccoli centri. Sia Marco Aloisi che Gabriella Ferrera hanno dato ampia disponibilità a formulare insieme al Comune un percorso di riscoperta dell’arte del ricamo castiglionese, soprattutto in termini di marketing per un processo più articolato e duraturo e che possa coinvolgere quanti più soggetti interessati a questa eccellenza dell’artigianato. Un primo passo quindi verso quello che potrebbe essere un partenariato tra Comune e altri soggetti istituzionali o privati in grado di riaccendere i riflettori sul punto inglese e l’arte del ricamo più in generale che per circa mezzo secolo ha costituita una vera e propria fonte di reddito per centinaia di famiglie. Il tutto visto in un contesto più ampio che vada a coinvolgere un po’ tutti i borghi siciliani e trasformando Castiglione, Uno dei Borghi più Belli d’Italia, in una sorta di vetrina promozionale per la valorizzazione dell’artigianato tipico di eccellenza di tanti piccoli borghi siciliani attraverso eventi tematici ed un forte impatto mediatico attraverso la stampa, i blogger, gli influencer e i social network . L’Assessore Dania Papa ha quindi avviato un percorso più ampio di analisi su questo settore, puntando adesso a coinvolgere tutti i potenziali destinatari del progetto, partendo da chi custodisce e tramanda da anni questa tecnica per poi trasmetterla ai più giovani in una prospettiva più ampia, con il coinvolgimento ad esempio dell’Accademia Euromediterranea Harim e di altri soggetti istituzionali, così da produrre e commercializzare su ampia scala ricami per stilisti di moda, negozi, il mondo dell’interior design, l’oggettistica e gli accessori in generale. (nella foto di copertina l’Assessore Dania Papa con Marco Aloisi, Gabriella Ferrera, Michele La Rosa. Nel riquadro il sindaco Antonio Camarda)