SICILIA – Coronavirus, per assessore Razza situazione sotto controllo
Dopo le criticità emerse in
Lombardia e Veneto, stamane a Catania, nel Palazzo della Regione,
l’assessore alla Salute, Ruggero Razza ha convocato l’Unità di crisi,
formata da epidemiologi, virologi, rappresentati degli
anestesisti-rianimatori, oltre che dai vertici del dipartimento Asoe
dell’assessorato, guidato da Maria Letizia Di Liberti. Assieme alle
figure sanitarie ha partecipato al vertice anche il capo della
Protezione civile regionale, Calogero Foti.
Nel
corso della riunione, andata avanti per diverse ore, è stato stabilito
di richiedere al commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, di
individuare nel presidente della Regione, Nello Musumeci, il soggetto
attuatore dell’ordinanza di Protezione civile nell’Isola.
“Ci
consentirà – chiarisce l’assessore Razza – di avere una visione
unitaria degli interventi che dovranno essere adottati e di avvalerci in
maniera più rapida di tutte le prerogative che l’ordinanza pone, tra
queste, per esempio, l’acquisto dei dispositivi che dovranno essere
ulteriormente distribuiti”.
L’Unità
di crisi ha anche stabilito di individuare due eventuali hub, uno per
la Sicilia orientale e l’altro per la zona occidentale, che in caso di
necessità potranno essere attivati dalla Protezione civile come aree di
quarantena, sul modello di quanto sta avvenendo nel Lazio presso la
Caserma ‘Cecchignola’ di Roma. “Bisogna programmare – precisa Razza –
anche se in questo momento, è giusto sottolinearlo, non c’è la
necessità”.
La Sicilia,
che si attiene a quanto previsto dalla disposizioni nazionali, sta
integrando il Piano già operativo mediante l’individuazione di tre
reparti di terapia intensiva, dislocati nelle Città metropolitane, per
gli eventuali casi critici. Inoltre, si sta lavorando all’aumento dei
posti letto dedicati nei reparti di malattie infettive degli ospedali
dell’Isola.
“Sulle gite –
ha detto l’assessore Razza, parlando con i giornalisti – ci
uniformeremo alle decisioni nazionali, ma al momento non mi pare che sia
il caso di sospenderle”. L’esponente del governo Musumeci ha anche
chiarito che la Sicilia chiederà a Roma maggiore attenzione per fare
fronte agli sbarchi di migranti: “Non siamo il confine del Sud
dell’Italia, ma dell’Europa. E lo deve capire anche chi intende la
priorità del Paese sia smantellare i decreti Sicurezza”, ha detto.Razza
ha, inoltre, ricordato che in queste settimane i casi sospetti, meno di
una decina, sono risultati tutti negativi al Coronavirus e“la Regione è
riuscita a intervenire nell’immediatezza, con le analisi necessarie,
grazie soprattutto alla dotazione autonoma di tamponi faringei per il
test specifico sul virus”.
L’assessore
regionale alla Salute ha ribadito che “nell’Isola non ci sono ragioni
per allarmarsi, perché si stanno già adeguatamente seguendo i percorsi
necessari”.
Nel corso
della conferenza stampa, a margine dell’Unità di crisi, l’assessore
Razza ha ricordato le linee guida ministeriali da adottare in caso di
necessità: non recarsi al Pronto soccorso, ma chiamare il 112 o il
numero nazionale del ministero della Salute, il 1500, oppure rivolgersi
al medico di famiglia.“In questo momento – ha detto – ciò che è maggiormente importante è mantenere i nervi saldi ed evitare il panico”.
Infine,
l’esponente del governo Musumeci ha espresso gratitudine per il
ministro della Salute, Roberto Speranza “con il quale stanno attivamente
lavorando le Regioni, ciascuna nelle proprie competenze, perché davanti
a un’emergenza l’unità nazionale è un valore indiscutibile e noi daremo
la nostra massima collaborazione”.
L’Unità di crisi, che è permanente attiva, tornerà a riunirsi la prossima settimana.