VERONA – Il nuovo calendario delle fiere:tutte rinviate
Il Gruppo Veronafiere ridefinisce gli assetti per
riorganizzare la propria attività e affrontare sia l’attuale emergenza,
sia la riprogettazione di tutte le azioni in vista della ripresa.
«Il perdurare dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, con il
susseguirsi dei decreti urgenti della presidenza del Consiglio dei
ministri, e la più recente propagazione dello stesso a livello europeo e
non solo, hanno reso improcrastinabili alcune decisioni. Per tali
ragioni Il consiglio di amministrazione, d’intento con la direzione
generale e il management, ha deliberato oggi in merito a molteplici
aspetti essenziali per il proseguimento dell’attività del Gruppo. Fra
questi, la ridefinizione di obiettivi, strategie e investimenti per la
messa in sicurezza dei prodotti, della propria clientela e del business
dei settori correlati», sottolinea il presidente di Veronafiere Maurizio Danese.
«Occorre ricordare – conclude Danese – che questa
situazione complessa ha avuto un impatto dirompente anche sull’industria
fieristica europea. Ad oggi, sono oltre 200 le manifestazioni
sottoposte a revisione di calendario, con una perdita complessiva che
sfiora i 6 miliardi di euro e 51.400 posti di lavoro a rischio, senza
considerare l’indotto e la perdita di 39 miliardi di euro di export
generati dalle rassegne internazionali per le PMI europee».
Di seguito i punti principali dei provvedimenti adottati dal CdA del
Gruppo Veronafiere, riunitosi oggi in convocazione straordinaria.
Per la prima volta nella propria storia, anche Vinitaly dovrà posticipare la sua 54ª edizione. Con essa sono rinviate anche le concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech.
Le nuove date delle manifestazioni sono perciò riprogrammate al 18-21
aprile 2021, mentre Veronafiere concentrerà la seconda parte dell’anno
2020 al sostegno del business delle aziende italiane sui mercati.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani:
«Il post emergenza per noi si chiama rinascita, che fino all’ultimo
abbiamo continuato a confidare potesse avvenire a giugno. Ma la crisi
sanitaria si è, come evidente a tutti, decisamente inasprita e ciò che
inizialmente sembrava possibile ora non lo è più. Vinitaly, In accordo
con le organizzazioni di filiera, Vinitaly, Sol&Agrifood ed
Enolitech si spostano quindi al prossimo anno.Per questo – conclude Mantovani
–, oltre a lavorare con investimenti straordinari sui nostri eventi
internazionali Vinitaly Chengdu, Vinitaly China Road Show, Wine South
America (23-25 settembre 2020), Vinitaly Russia (26 e 28 ottobre 2020),
Vinitaly Hong Kong (5-7 novembre 2020), Wine To Asia (9-11 novembre
2020) e le iniziative della Vinitaly International Academy, ci mettiamo a
disposizione del settore e del sistema della promozione per considerare
la realizzazione di un evento innovativo il prossimo autunno a servizio
delle aziende».
La decisione del riposizionamento di Vinitaly al 2021 è stata presa
d’intesa con i rappresentanti delle associazioni di settore: Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, Sandro Boscaini, presidente di Federvini, Luca Rigotti, coordinatore settore vino Alleanza Cooperative e Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Modifiche al calendario degli eventi. Veronafiere, in
quanto organizzatore diretto delle proprie rassegne, a causa
dell’epidemia di Coronavirus ha dovuto necessariamente riposizionare nel
giro di due settimane un calendario di eventi che ne conta circa 70 in
programma nel corso dell’anno tra Italia ed estero, alcuni fortemente
radicati nella loro stagionalità.