Alcantara asciutto : Ente Parco,problema già sotto osservazione da tempo
MICHELE LA ROSA – L’Ente Parco dell’Alcantara già da tempo aveva segnalato le criticità lungo l’asta fluviale. La siccità di questi giorni che ha causato una impressionante morte di numerose carpe e trote ha riacceso i riflettori sul problema. L’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara con una nota ufficiale inviataci ieri evidenzia di essere già a conoscenza del problema che in questi giorni sta causando la moria di trote e carpe nella zona di San Nicola in territorio castiglionese. Con nota a firma del direttore reggente dell’Ente, Antonino Lo Dico, il Parco sottolinea che già in data 31/10/2019 l’Ente ha denunciato ai Dipartimenti regionali competenti il pregiudizio del Deflusso Minimo Vitale dell’acqua del fiume causato dalla mancata reimmissione dell’acqua nello stesso corso. Lo stesso Parco fa notare che in data 22 luglio di quest’anno, a poca distanza di tempo dall’insediamento del presidente Giuseppe Arena, su input dello stesso neo presidente, l’Ente ha nuovamente sollevato la problematica, sottoponendola all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico, al Dipartimento Ambiente, al Dipartimento Acqua e Rifiuti, denunciando ancora una volta la problematica e del grave rischio di criticità sulla conservazione dell’habitat comunitario ,chiedendo misure di salvaguardia del fiume Alcantara e provvedimenti di revoca o di rimodulazione delle eventuali concessioni di derivazione e prelievo di acque dal fiume. La nota chiude sottolineando che l’Ente seguirà con particolare attenzione l’evolversi della situazione tenendo sotto osservazione la problematica, confidando nel tempestivo intervento degli organi deputati alla risoluzione. Lo stesso presidente Giuseppe Arena, da noi sentito telefonicamente, rassicura il massimo interesse verso la problematica e di sollecitare eventualmente anche la Regione ad affrontare la situazione. Ciò premesso a questo punto appare evidente che il problema del fiume asciutto in alcuni tratti non è dovuto solo alla siccità, alla mancanza di piogge. Troppe concessioni per captazioni acque? Derivazioni abusive? Tutto va verificato, anche se qualcuno chiede già una conferenza di servizio sulla problematica che chiama in gioco diversi soggetti istituzionali. Il fiume a tratti scorre, poi scompare, poi ritorna a scorrere, più fonti parlano di tratti di fiume che scorre sottotraccia dell’alveo naturale, comunque sia occorre affrontare la problematica e la stessa nota del Parco sembra andare in direzione certa. Quella moria di pesci è il simbolo di un danno ambientale senza precedenti, che vanifica gli sforzi fatti fin qui per salvaguardare il patrimonio ittico fluviale. In questo contesto emerge fuori, altresì, la necessità di progettare una nuova passerella, quella attuale in legno che la Forestale durante l’estate posiziona in contrada San Nicola e poi toglie in autunno necessita di manutenzione ma sopratutto di accorgimenti per la messa in sicurezza.