Basicò,Limina,Tripi: più iscritti all’AIRE che popolazione residente
MICHELE LA ROSA – Ci sono più iscritti all’AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero) che popolazione residente. Succede in molti comuni della Sicilia, ma anche in altre regioni d’Italia. Paradossale situazioni che emergono dai dati del Rapporto Italiani nel Mondo edizione 2020, giunto, alla sua quindicesima edizione e curato dalla Fondazione Migrantes. Nel messinese, ad esempio, tra i Comuni dove vi è la più alta incidenza di iscritti all’Aire rispetto alla popolazione residente troviamo 3 comuni tra i primi 25 di questo Rapporto. A Basicò, risulta una popolazione residente di 577 abitanti ed iscritti all’Aire ben 1041; a Limina con 746 residenti gli iscritti all’Aire sono 1166, mentre a Tripi all’Aire gli iscritti sono 1165 e i residenti 818. A detenere però il primato dei piccoli centri con la più alta incidenza di iscritti all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero sono Acquaviva Platani (Cl) e Sant’Angelo Muxaro (Ag). Piccoli comuni che si sopopolano, in un processo silenzioso ma continuo, dove l’appello di amministratori e di chi ci resta spesso passa inosservato. Nel messinese, su 108 comuni, molti centri contano meno di 700 abitanti, spesso solo residenti sulla carta ma che vivono fuori, in città vicine per lavoro, per studio.
Al 1° gennaio 2020 la popolazione residente in Italia è composta di 60.244.639. Alla stessa data gli iscritti all’AIRE sono 5.486.081, il 9,1%. In valore assoluto si registrano quasi 198 mila iscrizioni in più rispetto all’anno precedente (variazione 3,6%). Se a livello nazionale la popolazione residente si è ridotta di quasi 189 mila unità, gli iscritti all’AIRE sono aumentati nell’ultimo anno del 3,7% che diventa il 7,3% nell’ultimo triennio.Tutti i contesti regionali con due sole eccezioni (nel 2019 erano quattro) – la Lombardia e l’Emilia-Romagna – perdono abitanti mentre gli iscritti all’AIRE crescono in tutte le regioni. A spopolarsi è soprattutto il Sud – Sicilia (-35.409). Le regioni per le quali è più consistente il flusso migratorio di italiani verso l’estero sono la Lombardia (oltre 22 mila, pari al 19,1% del totale delle cancellazioni), il Veneto e la Sicilia (oltre 11 mila, 10%), il Lazio (circa 10 mila, 8,7%), e il Piemonte (9 mila, pari al 7,6%).
Novità importanti ci sono sull’argomento anche per quanto riguarda l’Imu ad esempio. Dal 2020, con la Legge di bilancio 2020, Art. 1 commi 738/787 – Legge27 dicembre 2019, n. 160, non è più prevista la possibilità di assimilare un immobile ad abitazione principale. Quindi per gli AIRE tutti gli immobili posseduti in Italia sono soggetti a imposta, senza eccezione.
L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) è stata istituita con legge 27 ottobre 1988, n. 470 e contiene i dati dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai dodici mesi. E’ gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle Rappresentanze consolari all’estero.L’iscrizione all’A.I.R.E. è un diritto-dovere del cittadino (art. 6 legge 470/1988) e costituisce il presupposto per usufruire dei servizi forniti dalle Rappresentanze consolari all’estero.Molti cittadini residenti all’estero possiedono almeno una abitazione in Italia.