ACI TREZZA. – “Il Provinciale” di Rai 2 alla scoperta dell’Isola Lachea
La “nascita” dell’Isola Lachea e dei Faraglioni dei Ciclopi tra leggende del passato e storie dei pescatori del borgo dei Malavoglia in un viaggio da Aci Trezza fino al vulcano, l’Etna, per scoprire il rapporto viscerale dei siciliani con la montagna.
Saranno gli argomenti principali della prossima puntata del programma “Il Provinciale” che andrà in onda su Rai 2 sabato 20 marzo, alle 17,10.
Un “viaggio” che vedrà il conduttore Federico Quaranta, nelle vesti di Ulisse, approdare sulla terra dei Ciclopi a bordo della caratteristica barca dei pescatori trezzoti e raccontare la genesi dell’Isola Lachea e dei Faraglioni dei Ciclopi e dell’Etna tra scienza e leggenda.
A guidare sull’isolotto ciclopico la troupe del programma di Rai 2 – con il conduttore Federico Quaranta anche il regista Sergio Spanu, l’autore Andrea Caterini e la curatrice Simona Fuso – il direttore della Riserva naturale integrale “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi”, Domenico Catalano, insieme con gli esperti Emanuele Puglia e Mauro Contarino del centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania, ente gestore dell’area protetta.
Nel corso della puntata Federico Quaranta si soffermerà sull’Isola Lachea che, così come i faraglioni dei Ciclopi, è costituita prevalentemente da rocce basaltiche in più punti sormontate da argille pleistoceniche metamorfosate. E racconterà dell’origine vulcanica dell’isolotto ciclopico nato dalle prime eruzioni sottomarine nel golfo pre-etneo, risalenti a circa 500mila anni fa, in un’area dove oggi si estende l’Etna per l’origine del vulcano è proprio sulla costa ionica. Ma anche dei Faraglioni che secondo la leggenda furono scagliati da Polifemo contro Ulisse e la sua flotta.
A seguire l’incontro in mezzo al mare con i trezzoti Giovanni Mirabella e Sebastiano Greco sulle storie del borgo dei Malavoglia.
Il viaggio proseguirà sul Castello d’Aci, insieme con il poeta Davide Aricò, e lungo la Timpa di Acireale fino all’Etna dopo un passaggio a Centuripe nell’ennese e lungo il fiume Simeto. Sull’Etna il conduttore incontrerà un vulcanologo con il quale discuterà di faglie, misurazioni e monitoraggio dei movimenti vulcanici e possibili pericoli a cui le comunità devono far fronte. Tra particolari grotte create dalle colate laviche, il viaggio si concluderà proprio nel cuore dell’Etna, la Valle del Bove. Lì Federico Quaranta aspetterà la notte, per osservare da vicino il fenomeno eruttivo della montagna, meraviglioso e spaventoso nello stesso tempo, sicuramente uno degli spettacoli più belli del mondo.