24 Novembre 2024

CASTIGLIONE DI SICILIA – Due tele per la Madonna della Catena

Michele La Rosa – Si arricchisce il patrimonio della Basilica. Devozione e amore per questo tempio da sempre riferimento della comunità dell’Alcantara. Donate due tele che raccontano la storia ed il culto della Madonna della Catena. La chiesa nell’antico borgo, in occasione del   XXXV anniversario di elevazione a Basilica, si arricchisce così di queste due opere d’arte realizzate dall’artista, Salvatore Seme di Torre del Greco,  che ha saputo ben armonizzare colori e figure raccontando storie che non avranno mai fine. Le opere, che raccontano il fatto miracoloso, la devozione, i luoghi di Castiglione, sono state donate alla Basilica dai figli Giovanni, Vincenzina e Giuseppina Conti, in suffragio dei coniugi Salvatore Conti e Antonina Piazzitta, nonché da Mons. Nazareno Di Marco nel 50° anniversario di ordinazione sacerdotale e dalla famiglia del geometra   Salvatore Nastasi. A raccontarci di questa donazione e del significato di queste due opere pittoriche è l’arciprete Don Orazio Greco , il quale ci dice: “La prima delle due tele ci narra il fatto storico avvenuto a Palermo nel 1392, cioè la liberazione dei tre condannati innocenti a morte dopo la supplica alla Beata Vergine Maria. Nel quadro sono dipinti i tre malcapitati, due con le catene spezzate e l’altro ancora in piedi legato e con il volto supplice verso la Celeste Madre. La Vergine viene raffigurata seduta, avvolta da un manto rosso e con la mano benedicente. Il Santo Bambino, dipinto in piedi e già in età fanciullesca, stende la mano e imparte ordine agli angeli di spezzare le catene ingiuste. La bifora sullo sfondo è quella del Castello di Lauria, e il prospetto della Chiesa è la Basilica stessa della Madonna, perché grazie a quel prodigio il culto verso la Madonna della Catena arriva qui. La seconda tela raffigura invece la “Gloria di Maria Santissima della Catena” nell’atto di spegnere le fiamme dell’Etna la cui lava ( nel maggio del 1809 ) minacciava e quasi distruggeva parte del Comune di Castiglione.Il manto della Madonna, che prende colore rosso proprio dalla lava dell’Etna, quasi si mescola ad essa rendendola innocua e sottomessa alla Divina Volontà.”