30 Ottobre 2024

NOTO – Calici di vita e Le Donne del Vino Sicilia fanno tappa tra le bellezze del Barocco

Il wine lunch solidale DXD

Dopo Marsala, Palermo e Catania, il wine lunch solidale itinerante “DXD: Calici di vita, ideato e organizzato da Le Donne del Vino Sicilia guidate da Roberta Urso, domenica 4 giugno farà tappa a Noto presso il Ristorante “I Carusi”.

L’iniziativa siciliana – che nasce con lo scopo di dare un sostegno concreto ai centri antiviolenza dell’isola – si inserisce nell’ambito della campagna nazionale “Tu non sei sola” promossa ed organizzata dalle DDV Italia, presieduta da Daniela Mastroberardino.

L’idea del wine lunch solidale nasce da un lavoro di rete che Le Donne del Vino portano avanti insieme ai ristoratori e lo chef del ristorante I Carusi, Maurizio Urso, ha accolto con favore l’iniziativa. Urso, che è specializzato in “cucina del benessere”, avendo collaborato per tanti anni con un centro macrobiotico, proporrà un menù salutistico utilizzando molti ingredienti di produzione naturale, provenienti dall’orto biologico di 7 ettari di proprietà del ristorante. “Siamo felicissimi di ospitare questo importante evento solidale e far conoscere la nostra cucina mediterranea, territoriale, di tradizione e salutistica” – ha commentato lo chef. Parte del ricavato del lunch solidale del 4 giugno andrà in favore del centro antiviolenza Ipazia di Siracusa che si occupa di dare assistenza e sostegno alle donne e ai minori vittime di violenza, fornendo loro supporto psicologico e legale e affiancandole nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, avvalendosi di numerose figure professionali tutte debitamente formate. “Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’iniziativa dell’associazione Donne del vino ha affermato la Presidente del centro antiviolenza Daniela La Runa – perché l’aiuto economico ci consente di tenere in vita la nostra struttura e di poter continuare ad aiutare le donne che si rivolgono a noi, in quanto i servizi offerti sono tutti gratuiti e sopravviviamo grazie agli aiuti pubblici e privati che ci permettono di affrontare le spese vive, poiché nessuna volontaria è retribuita in alcun modo. Siamo molto contente di avere la possibilità di parlare del tema della violenza di genere, di continuare la campagna di sensibilizzazione portando la nostra esperienza concreta in un evento pubblico e di pregio. Negli anni abbiamo accolto una quantità infinita di donne e nonostante le azioni di contrasto alla violenza che si sono intensificate soprattutto a livello legislativo, il fenomeno della violenza di genere è in aumento. E questo accade perché le radici sono di carattere culturale e lo strumento utile a debellarlo è il cambiamento della cultura patriarcale, quindi ben venga ogni evento pubblico che ci permetta di parlare del fenomeno e di contribuire a questo necessario cambiamento culturale” – ha concluso Daniela La Runa. Dopo il pranzo che è aperto al pubblico, previa prenotazione, si terrà l’asta benefica di alcune bottiglie di pregio – formato Magnum, riserva o confezioni speciali – messe a disposizione dalle donne del vino, socie produttrici, e l’intero incasso verrà devoluto in favore del  Centro Antiviolenza Ipazia.

“Il progetto DXD – dice Roberta Urso – ha mosso i primi passi a Febbraio 2023 e alla quarta tappa, quella di Noto, arriva con un primo bilancio assolutamente positivo grazie al riscontro da parte dei winelowers, che rappresentano il pubblico delle Donne del vino, che ha mostrato estrema sensibilità attraverso la partecipazione numerosa ai lunch ed il contributo alle aste. Il vino diventa volano ed attrattore verso un problema che riguarda tutti noi e sul quale noi Donne del vino di Sicilia vogliamo tenere alta l’asticella alla nostra maniera, parlando di cultura del vino, di territori, di tradizione ed innovazione, di sostenibilità. Lungo tutto l’arco dell’anno continueremo a lavorare a questo progetto itinerante mettendo in rete associazioni e centri antiviolenza impegnati ogni giorno a sostegno delle vittime di violenza. Con l’obiettivo di valicare, l’anno prossimo, i confini regionali e trasformarlo in un progetto di rilevanza nazionale”.