CATANIA – “Piccolo è bello”, non solo vini…….protagonista pure l’olio EVO
MICHELE LA ROSA – Esattamente due settimane fa calava il sipario su “Piccolo è bello”, la manifestazione che ormai ha fatto radici nella città etnea, nella Catania che punta a entrare a far parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino, difatti per martedì 25 giugno alle ore 19,il presidente del Consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, ha convocato l’Assemblea cittadina nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti dove tra i punti all’ordine del giorno c’è pure la proposta di adesione all’associazione “Città del vino”. Del resto Catania ha anche una sua storia vitivinicola, nei secoli scorsi laddove oggi ci sono i cosidetti Paesi Etnei (Tremestieri, San Gregorio, Mascalucia, ecc.) c’erano le cosiddette “vigne di Catania”, vaste estensioni di vigneti appartenenti, in base ai periodi o alla diocesi o a nobili casate etnee, poi sostituite da una espansione urbanistica abbastanza significativa o da altre colture. Tra gli stand di “Piccolo è bello”, avvistato pure il sindaco Enrico Trantino, insieme ad Agata Arancio, l’organizzatrice della kermesse.
Ma torniamo all’evento diventato pure un vero e proprio focus sulla viticultura etnea e non solo viste le importanti novità di questa edizione “allargata ” ad altri territori. Evento che ha acceso i riflettori pure sul settore della produzione di olio EVO, olio extravergine di oliva, coinvolgendo diversi produttori che sull’Etna fanno eccellenza e che in programma ha visto pure un seminario sull’olio “Eroico evo” a cura di Enzo Signorelli con degustazione di olii a marchio Fioi (Federazione italiana olivicoltori indipendenti) guidate dai sommelier Aiso (Associazione italiana sommelier olio).
L’edizione di quest’ anno peraltro ha attirato l’attenzione pure degli organi di stampa nazionali, tanto che Gioacchino Bonsignore durante la rubrica Gusto Di Vino delle reti mediaset/Canale 5 gli ha dedicato un ampio servizio televisivo.
Ma vediamo alcuni dati : Millecinquecento presenze, 148 espositori, più di 500 etichette in degustazione e 700 bottiglie stappate; 80 partecipanti complessivi alle tre masterclass di spumanti dell’Etna, Champagne e olio evo, 350 piatti consumati, 2000 bicchieri distribuiti. Questi i risultati di “Piccolo è Bello”, la manifestazione che si è tenuta domenica 9 giugno nel Monastero dei Benedettini di Catania affollato fino a sera da appassionati, catanesi e turisti che hanno voluto condividere con i vignaioli assaggi e storie.
«Siamo felicissimi – ha dichiarato Agata Arancio, ideatrice e anima di “Piccolo è Bello” – perché ce l’abbiamo messa tutta e questi numeri lo dimostrano. E’ stata l’edizione più partecipata di sempre. Voglio ringraziare ogni singolo produttore, di vino e non, ogni sommelier, ogni giornalista, l’Università, ogni sponsor, ogni collaboratore, in tutti i diversi settori, che ci hanno permesso di portare a termine la complessa organizzazione di questo evento. Piccolo è Bello è una manifestazione interamente autofinanziata e questo, se da un lato rappresenta motivo d’orgoglio, dall’altro significa fatica e impegno. La risposta del pubblico ci ripaga di tutto».
Novità di Piccolo è Bello 2024 è stata la collaborazione con altre piccole realtà, come l’editoria indipendente con l’istituzione del “Premio PeB” assegnato a una piccola casa editrice di Zafferana, Algra, grazie alla sinergia con NaxosLegge, la partecipazione di piccoli produttori del Nord Est, protagonisti con i vini di Breg, Carso e Istria, la presenza di piccole realtà produttive d’eccellenza, dalla pasticceria, agli affumicati di pesce.
All’iniziativa hanno partecipato soprattutto piccoli produttori di vino etnei (con incursioni in altre zone vocate della Sicilia e della Calabria), espressione di una viticoltura tenace e resiliente, legata indissolubilmente al territorio, custodita e tramandata anche in condizioni “estreme”, ma come dicevamo hanno partecipato pure diverse aziende del comparto olivicolo-oleario con produzioni di eccellenza. Questo dell’Olio EVO sull’Etna probabilmente merita più attenzione anche da parte degli organi di stampa, ma non solo, difatti ormai sono molte le produzioni di olio extra vergine di oliva, spesso sono anche gli stessi produttori vitivinicoli che producono e commercializzano anche olio. Idea questa condivisa anche da Corrado Vassalo, altro organizzatore di Piccolo è Bello, con cui scambiamo una piacevole chiacchierata sull’argomento e sull’importanza di accendere i riflettori su questo comparto che oggi può contare su produzioni di eccellenza proprio sul territorio etneo, dove ricordiamo vi è pure istituita la DOP MONTE ETNA che attraverso il Consorzio per la tutela dell’Olio extravergine di Oliva, di recente riconosciuto pure dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, tutela questa produzione che riguarda il territorio comunale di ben 48 comuni (in Provincia di Catania: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Camporotondo Etneo, Castiglione di Sicilia, Maletto, Maniace, Motta S. Anastasia, Paterno’, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, San Pietro Clarenza; in Provincia di Enna: Centuripe; in provincia di Messina: Malvagna, Mojo Alcantara, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria.
L’olio extra vergine di oliva è comunque alla base della dieta mediterranea, in ogni caso, ed in ogni casa, se ne fa uso quotidiano o quasi, eppure c’è ancora poca informazione sull’argomento, e anche tra i ristoranti sono rari quelli che presentano una carta degli oli. Di carta dell’olio se ne parla già dagli anni Novanta, seppur negli ultimi anni c’è maggiore consapevolezza sull’argomento, una carta che ci aiuta a conoscere la cultivar, la zona di produzione e trasformazione, i sentori di riferimento gli abbinamenti con il cibo. Piccolo è Bello così è stata sia una vetrina promozionale delle produzioni di EVO sull’Etna sia una occasione di approfondimento sulle caratteristiche organolettiche, con i produttori a raccontare i loro territori, i loro uliveti.
Anche quest’anno presenti le nocciole dell’Etna, altro comparto che si sta cercando di valorizzare, ma qui il percorso è ancora lungo, seppur già da mesi se ne parla e si vorrebbe giungere a costituire un marchio di qualità.