CASTIGLIONE DI SICILIA – Quella strage del 1943. Emergono nuovi dettagli e nuove ipotesi
Michele La Rosa – Interessante incontro di approfondimento quello tenutosi presso la Fondazione Regina Margherita sul tema “12 agosto 1943, una ferita nella storia,una memoria che vive in noi. L’iniziativa, organizzata dalla locale sezione di Siciliantica, è servita a fare luce su ulteriori dettagli sui fatti del 12 agosto 1943 quando qui si registrò la prima strage nazista in Italia e furono uccisi 16 civili. All’incontro sono intervenuti il prof. Sebastiano Angelo Granata, docente di storia contemporanea presso l’Università di Catania e Mario Orsini, autore di varie pubblicazioni su questi fatti. Ad introdurre ai lavori è stato Michele Tuccari, presidente di SiciliAntica sezione di Castiglione di Sicilia, a moderare l’incontro invece c’è stata Maria Catena Occhino. il prof. Sebastiano Angelo Granata ha fatto un quadro completo del contesto storico militare e geografico che ha fatto da sfondo alla strage nazista del 12 agosto 1943, descrivendo lo scenario internazionale e nazionale nei mesi precedenti l’eccidio e subito dopo fino all’armistizio di Cassibile. Siamo in un momento in cui gli italiani siamo ancora alleati dei tedeschi, almeno nei patti ufficiali. Lo stesso docente ha delineato poi il quadro politico militare siciliano, soffermandosi anche sulle “stragi” angloamericane (Canicattì, Acate) e ripercorrendo anche i fatti di Belpasso, Mascalucia, Pedara, tristi pagine di storia e di sangue sempre ad opera dei nazisti. Il professore Mario Orsini ha dato un prezioso contributo a delineare meglio la cornice ed il contesto in cui si registrò la strage, contestando anche alcune parti del racconto fatto da Leonardo Sciascia, grazie anche a numerose testimonianza dirette che lui ha raccolto negli anni passati, difatti secondo lo stesso le truppe militari tedesche che presidiavano questa zona, qui presenti da mesi, avevano un rapporto pacifico con la popolazione locale, e quindi molto probabilmente gli autori della strage sono state truppe durante la ritirata, in transito da queste zone. Restano dubbi e interrogativi in ogni caso, secondo lo stesso Orsini la strage fu quindi una operazione di rastrellamento e non di rappresaglia, che certamente non giustifica il vile episodio ma cerca di interpretarne le motivazioni. Tra gli interventi anche quello di Francesco Savoca, responsabile SiciliAntica Giovani che ha posto l’accento sull’importanza di approfondire pagine di storia come queste che vanno oltre gli aspetti locali per essere inserite in contesti più ampi ed articolati. L’ex Dirigente Scolastico Giovambattista Gioeni ha invece ripercorso l’iter che ha portato molti anni fa, dopo anni di silenzio ed indifferenza, ad ottenere la medaglia di bronzo al merito civile conferita al comune di Castiglione di Sicilia con decreto del Presidente della Repubblica 11 marzo 2002. L’iniziativa si è avvalsa del patrocinio del comune di Castiglione.