9 Marzo 2025

CATANIA – Confagricoltura, allarme tra i produttori agricoli della piana: decreti di pignoramento per conto del Consorzio

ingiunzioni di pagamento agricoltori

Decreti di pignoramento ed ipoteche per milioni di euro. È allarme tra i produttori agricoli della piana di Catania, destinatari di ingiunzioni di pagamento inviate dall’Agenzia delle Entrate, per cartelle emesse dal Consorzio di Bonifica etneo.

Intollerabile per Confagricoltura Catania, con il presidente provinciale, Giosuè Arcoria che chiede un immediato intervento di Regione Siciliana e  Governo nazionale.

Un atteggiamento vessatorio nei confronti di una categoria che ha enormemente sofferto la carenza d’acqua durante tutto il 2024, non solo per l’assenza di piogge, ma anche per il disastro rappresentato da una condotta  idrica fatiscente che in molti casi non è riuscita a garantire ai fondi agricoli in campagna neanche un turno di acqua.

Per i produttori agricoli della piana di Catania che stanno pian piano tentando di riprendersi, dopo un 2024 da dimenticare, con migliaia di piante perse, fondi agricoli abbandonati e raccolti inesistenti, non solo il danno ma anche la beffa, se così possono essere definite le ingiunzioni di pagamento, con pignoramenti e annunci di ipoteche, arrivate in questi giorni a tantissimi agricoltori catanesi, con mittente l’Agenzia delle entrate. Importi da capogiro, anche per centinaia di migliaia di euro.

In molti casi le richieste si riferiscono a più anni insieme, nonostante si tratti di cartelle contestate, dunque oggetto di un contenzioso in Tribunale. Ma l’Agenzia delle entrate tira dritto per la sua strada e nonostante non sia ad oggi arrivato un giudizio in merito che stabilisca se quelle somme richieste vanno pagate oppure no, si pretende il pagamento degli interi importi, da versare in tempi strettissimi.

Disperati gli agricoltori destinatari di richieste di pagamento che vanno da alcune decine di migliaia di euro, fino a toccare i 140mila o i 160mila euro a testa.

«È il gioco dell’assurdo – afferma il presidente di Confagricoltura Catania, Giosué Arcoria -. Questa volta la misura è colma e noi siamo pronti a fare le barricate per far sentire la nostra voce. Si chiedono pagamenti per servizi mai resi. Tra l’altro per decine e centinaia di migliaia di euro. Dove sono i lavori che dovevano essere fatti? Dove sono le infrastrutture al servizio del comparto agricolo? Cosa è stato fatto in tutti questi mesi? Cosa ha fatto la cabina di regia regionale? Quest’azione non passerà senza che vengano poste da parte nostra immediate contromisure. Prepareremo una class action, ma nel contempo chiediamo un incontro urgente a Regione e Stato. Gli agricoltori sono disperati.»

Non chiaro il numero degli agricoltori che stanno ricevendo le ingiunzioni di pagamento. Da un primo dato di Confagricoltura Catania sarebbero centinaia, per milioni di euro.

«La rabbia – evidenzia un produttore agricolo, socio di Confagricoltura etnea – non è la richiesta di pagamento in sé. Siamo tutti d’accordo che le tasse vanno pagate. Ma qui ci chiedono somme per servizi mai erogati. Non a caso, con i nostri avvocati, abbiamo contestato tutte le cartelle che ci sono state notificate. Oggi ci annunciano un pignoramento per cartelle sulle quali non c’è ancora un giudizio. Dov’è la giustizia? È tollerabile un simile atto di sopraffazione? La piana di Catania ha una condotta idrica inesistente, il Consorzio si è solo rivelato un carrozzone inutile. La politica non può restare ancora a dormire. Chiediamo un intervento da mettere subito in atto se non vogliono affossarci definitivamente.»