Il GAL Terre di Aci alla 42esima edizione di Macfrut di Rimini all’Expo Centre

Il GAL Terre di Aci sta partecipando in questi giorni alla 42esima edizione di Macfrut, fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre dal 6 all’8 maggio, esponendo in particolare due prodotti identitari del comprensorio acese come il limone dell’Etna IGP ed il cavolo trunzo di Aci. Si tratta di una delle più importanti cornici fieristiche internazionali che vede proposte di oltre 1400 espositori (dei quali il 40% esteri), 1500 top buyer connessi a una piattaforma di networking, saloni tematici ed un centinaio di eventi su trend e tendenze del settore. Il patrocinio del GAL Terre di Aci consente così a due eccellenze del territorio di campeggiare tra i più importanti stand del settore sul piano europeo. Tra profumi di agrumi, sorrisi e incontri con delegazioni internazionali, la delegazione del GAL ha raccontato, attraverso la rete del Consorzio del limone dell’Etna IGP, i sette vantaggi del nostro limone, frutto unico coltivato alle pendici dell’Etna, simbolo di qualità, tradizione e sostenibilità. In esposizione, anche i prodotti trasformati: liquori, cassette freschissime e tutta la passione della Sicilia più autentica. Grande curiosità ovviamente anche attorno al cavolo trunzo, presidio Slow Food, alle sue “caratteristiche da super food” e alle possibili combinazioni in cucina. L’iniziativa rientra nell’attività continua del GAL relativa alla Misura 19.2 legata al Sostegno dello Sviluppo Locale Leader (FEASR) prevista dal Dipartimento regionale per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca, orientata a valorizzare la produzione del “Limone dell’Etna” nelle Terre di Aci, mirando a sostenere l’innovazione per favorire la produttività e la diversificazione delle principali filiere produttive, nonché promuovere, rafforzare e integrare le filiere dei prodotti di qualità, in collaborazione con il Living Lab delle Aci. “Anche quest’iniziativa rientra nel grande sforzo del nostro Gal di ascoltare il territorio, per il quale abbiamo rilevato la necessità di un coordinamento in grado di innovare la produzione del Limone dell’Etna IGP e dei suoi derivati nonché la sua commercializzazione, adoperandoci per un forte intervento multilivello (Ministero/regione/centri di ricerca/GAL/produttori, per tutelare quello che è un patrimonio irrinunciabile in ampie aree delle Aci dal punto di vista economico/generazionale, culturale e paesaggistico – sottolinea la direttrice, Anna Privitera. – Questo progetto organico e funzionale nel suo insieme, si integra e si completa nell’ambito di una programmazione più vasta di valorizzazione dei prodotti locali, come del resto il cavolo Trunzo. Per questo, esortiamo le aziende agricole interessate a farsi avanti e collaborare”. Nell’ambito del progetto infatti rientra anche l’apertura alla manifestazione di interesse rivolta ad imprese agricole produttrici di limoni e non solo con suoli differenti alle quali installare gratuitamente i sensori di Intelligenza Artificiale per il risparmio idrico e altre valutazioni sulle piante.