TAORMINA – Presentato “Discovering Rural Sicily”, il progetto Internazionale di alcuni GAL siciliani

Si è svolto ieri, nella suggestiva cornice del Palazzo Duchi di Santo Stefano, l’Incontro Internazionale dei Gruppi di Azione Locale (GAL) coinvolti nel progetto di cooperazione transnazionale “Discovering Rural Sicily”. L’appuntamento ha rappresentato un importante momento di confronto strategico tra realtà locali e partner europei impegnati nella promozione di uno sviluppo rurale sostenibile e integrato.
Il progetto, promosso da sette GAL siciliani e coordinato dal GAL Valle del Belice, è stato promosso dal Gal Taormina peloritani come azione locale nell’ambito del progetto “Discivery Rural Sicily” e nasce con l’obiettivo di costruire una rete turistica di qualità in grado di valorizzare le aree interne e meno conosciute dell’isola, attraverso itinerari lenti, autentici e immersivi, capaci di offrire al visitatore un’esperienza partecipativa e lontana dai tradizionali circuiti di massa.
“Discovering Rural Sicily” si fonda su una visione “glocal”, che coniuga identità territoriali e prospettive europee, favorendo la cooperazione interregionale e transnazionale, e rafforzando servizi turistici integrati, sinergie produttive e percorsi condivisi di crescita.
Dopo i saluti istituzionali la sessione plenaria ha visto la presentazione del progetto a cura del Direttore del GAL Valle del Belice, Alessandro La Grassa, e il confronto con i rappresentanti dei GAL partner provenienti da Spagna, Portogallo e Malta, che hanno condiviso buone pratiche e strategie comuni per lo sviluppo rurale nei rispettivi territori.
Sono intervenuti, inoltre, i rappresentanti dei GAL siciliani aderenti al progetto: Terre del Nisseno, Terre di Aci, Terra Barocca, Etna Sud e Valli del Golfo. Un’alleanza che coinvolge circa 50 comuni siciliani, uniti nell’obiettivo di far emergere una Sicilia autentica, fatta di borghi, tradizioni, saperi locali e paesaggi naturali di straordinaria bellezza.
Finanziato dal Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, il progetto si avvale anche del supporto scientifico di OTIE – Osservatorio sul Turismo delle Economie delle Isole Europee e del CNR-ISMed, a conferma dell’approccio multidisciplinare e integrato.
«La strategia di sviluppo locale sugli antichi mestieri e sulle tradizioni popolari, ha affermato Sindaco di Taormina, On. Cateno De Luca nasce nel 2009, ma trae origine da un’esperienza ancora precedente, inserita nel piano strategico comunale della mia città natale, Fiumedinisi, nel 2004. Da lì è iniziato un percorso che ha messo in rete oltre 30 comuni e ha iniziato a guardare a Taormina come perno strategico. Abbiamo costruito una visione che valorizza le identità locali, le vallate, le tradizioni artigianali, l’agroalimentare, la cultura delle mani.
Il GAL ha avuto un ruolo decisivo, dimostrando capacità progettuale, efficienza nella spesa e flessibilità gestionale. E questo è un merito certificato anche dai risultati, con una spesa efficace rispetto ad altre strategie.
I GAL si sono rivelati strumenti fondamentali per l’attuazione delle politiche comunitarie. I sindaci devono continuare a dialogare con questi livelli intermedi di sviluppo territoriale, al di là delle singole forme societarie, perché solo attraverso la cooperazione e il confronto tra modelli e identità diverse possiamo affrontare le sfide della globalizzazione senza smarrire il nostro senso di appartenenza. Dobbiamo sempre ricordare chi siamo, da dove veniamo e costruire uno sviluppo che valorizzi la nostra storia e la nostra cultura, anche nei momenti di maggiore incertezza. Solo così potremo essere realmente resilienti e lungimiranti».
“Il progetto Discovering Rural Sicily, ha affermato il Direttore del GAL Valle del Belice Alessandro La Grassa, nasce dalla volontà di costruire una rete territoriale forte e coesa, capace di valorizzare le aree rurali attraverso un modello di sviluppo sostenibile, partecipativo e basato sull’identità dei luoghi. Lavoriamo da anni per creare connessioni virtuose tra comunità locali, operatori turistici e istituzioni, con l’obiettivo di far emergere una Sicilia autentica, lontana dalle rotte convenzionali e ricca di storia, cultura, tradizioni e paesaggi straordinari.
La nostra sfida è trasformare i territori marginali in protagonisti di una nuova narrazione, fatta di lentezza, accoglienza e qualità. Questo incontro internazionale ci consente di confrontarci con partner europei che condividono i nostri stessi valori e che, come noi, credono nel potenziale del turismo rurale come leva di crescita e coesione sociale. La cooperazione transnazionale è uno strumento strategico, che rafforza la nostra visione e ci aiuta a portare avanti progetti sempre più ambiziosi e innovativi».