CASTIGLIONE DI SICILIA – Passopisciaro, al via la nona edizione di Sciaranuova Festival – Teatro in Vigna

sciaranuova-festival-2024-2-1920x840

Giunto alla nona edizione, Sciaranuova Festival si rinnova con il titolo “Piani Inclinati”. Un’espressione che evoca traiettorie oblique, scivolamenti inaspettati e delicate instabilità, ideali per raccontare un’edizione che invita a esplorare nuove prospettive attraverso il teatro, la musica e la parola. “Piani Inclinati” è un invito a lasciarsi trasportare, a percorrere sentieri obliqui tra arte e pensiero, nel paesaggio unico della Sciaranuova di Planeta.

La tragedia è un piano inclinato diceva Jean Anouilh. “Con la tragedia si sta tranquilli: una volta caricata la molla, fa tutto da sé.”  Ci si può mettere comodi e stare a guardare. Gli eventi ci pensano da soli ad andare come devono o come vuole il destino.

Quest’anno sotto il Vulcano non portiamo tragedie, ma ci sentiamo comunque su piani inclinati. Letteralmente, in quanto in tutti gli spettacoli di questa stagione compare una tastiera: sia essa synth, classica o da cabaret. La musica dunque è il leitmotiv che attraversa l’intero cartellone.

Anche metaforicamente, i piani sono inclinati. Di questi tempi, si stenta a trovare un sentiero tra incertezze, contraddizioni e rarissimi punti fermi. Uno è questo: per mantenere l’equilibrio su di un piano inclinato, non si può stare immobili. Bisogna muoversi. Solo un moto perpetuo ed elastico, per quanto scomposto, può alimentare la speranza di restare in piedi. Senza nessuna certezza, ovviamente. Il teatro, sismografo imprescindibile, ci aiuta a registrare questi movimenti. Movimenti sotterranei di adattamento, di reazione al mondo circostante. Moti tellurici o dell’anima che a volte nemmeno percepiamo. Il teatro li capta, li porta in superficie, li ostenta. Per ciò siamo giunti alla nona edizione.

Il festival si apre con La Meraviglia di Sonia Antinori, una storia di scienza che si perde nella leggenda e nel mito. Anzi, sta proprio al crocevia tra pensiero illuminista e pensiero magico. Ci riporta infatti al secolo dei Lumi, alla scoperta di una pietra fosforescente e forse filosofale.

Si prosegue poi con DEGENERATA! di e con Ernesto Tomasini, un salto nel cabaret dei folli e sperimentali anni ’30. Il cabaret è il simbolo e l’espressione massima di quell’epoca e quella società sfrenate ed effervescenti. C’è chi interpreta le successive svolte autoritarie fascista e nazista proprio come una reazione e un ritorno all’ordine dopo l’ubriacatura degli “anni del cabaret”.

Il nostro sentiero si conclude con gli accordi e disaccordi ironici e rarefatti di Ivan Talarico, voce di Radio3, che rilegge e reinterpreta grandi e piccoli autori, musica leggera e non.

Siamo dunque lontani dai confortanti territori della tragedia amata da Anouilh. Piuttosto i nostri sono piani sgangherati, distorti, sghembi, ma pur sempre inclinati.

 

PROGRAMMA

 Sabato 26 luglio

LA MERAVIGLIA
Prima regionale
di Sonia Antinori
con Carla Manzon e Tommaso Girardi

Nel 1602 il calzolaio Vincenzo Casciarolo, raccogliendo pietre nei calanchi del Monte Paderno per estrarne pigmenti, scoprì la pietra della meraviglia, spongia solis o lapis bononiensis, un esemplare di barite con straordinarie proprietà di fosforescenza, di cui scrissero scienziati, filosofi e pensatori, tra cui Galilei e Goethe.

In questo cristallo gli alchimisti credettero di riconoscere la pietra filosofale e improvvisati cercatori riconobbero la traccia di una più vasta vena di preziosi nascosti nell’incavo della montagna.

Carla Manzon – grande interprete del teatro italiano – dà voce e ritmo a La Meraviglia, una storia che conduce lo spettatore dentro la magia di un poemetto sulle origini del moderno pensiero scientifico. Un testo intriso dello stupore che abita ogni uomo e rende ciascuno potenzialmente capace di viaggiare in altri tempi e spazi, oltre il conosciuto, oltre il ragionevolmente noto, verso la molteplicità dei mondi.

 

Venerdì 1 agosto

DEGENERATA!
Caberet (e non solo)

di e con Ernesto Tomasini

pianoforte Ornella Cerniglia

“Sotto l’ombrello di Cabaret, ho accolto diversi esempi di voci altre. Al centro ho messo la questione del gender che, lungi dall’essere una moda dell’ultima ora, come si legge spesso, era già tema centrale nei teatri e salotti del primo ‘900, come testimoniano le canzoni degli autori Mischa Spoliansky e Friedrich Hollaender, scritte per il Kabarett Tedesco. Accanto a queste non mancano esempi di Music Hall inglese, Vaudeville americano, Café Chantant francese, la comicità futurista di Ettore Petrolini in Italia, fino ai grandi classici del teatro musicale internazionale: Cole Porter, Noel Coward, Jerome Kern, Kurt Weill, Henry Mancini.

Il Cabaret è la perfetta drammatizzazione del desiderio di un futuro migliore. L’umanità multicolore che lo cerca attraversa il palcoscenico, inscenando numeri d’amore e tenacia, acrobazie di gioia e speranza: sentimenti universali, dei quali chi vuol cambiare il mondo non potrà mai fare a meno”. Ernesto Tomasini

Life is a Cabaret, ol’ chum. Come to the Cabaret!

 

Sabato 2 agosto

LA MOLTIPLICAZIONE DEGLI OCCHI

Prima regionale

Spettacolo di musica e teatro
di e con Ivan Talarico

 

Ivan Talarico ha un’importante miopia e un non trascurabile astigmatismo. Forse per questo la realtà appare ai suoi occhi come una delle forme più affascinanti dell’immaginazione. Ma in questo spettacolo userà anche gli occhi degli altri, unendo ai suoi racconti e alle sue canzoni quelli di varie autrici e autori sperando non ne siano gelosi. Tanti sguardi per cercare di vedere oltre e lasciare intatto il mistero che ci accompagna.

 

ORARI: ingresso dalle ore 20.00 – spettacolo ore 21.00 – Cantina Planeta Sciaranuova, Passopisciaro (CT)

ACQUISTO BIGLIETTI: https://link.dice.fm/PlanetaSciaranuovaFestival2025

INFORMAZIONI: eventi@planeta.it – tel. 091 327965

www.planeta.it/news-ed-eventi/cultura/sciaranuovafestival2025/

 

SCIARANUOVA FESTIVAL

Un teatro naturale nel cuore dei vigneti, nei luoghi dove nascono i vini del Vulcano, per coniugare il mondo del vino e quello dello spettacolo: per la prima volta in Sicilia, viene trasformata la vigna in Teatro, ricavando un proscenio tra quelli che un tempo erano i terrazzamenti per la coltivazione della vite e sfruttando come quinte le montagne, la lava e i pini secolari.

Il teatro nasce tra i vigneti di Sciaranuova e il vecchio palmento filologicamente restaurato e adibito a sala degustazione e dal 2015 ospita “Sciaranuova Festival”. L’idea di recuperare questo anfiteatro naturale e di investire autonomamente nella programmazione teatrale consente un dialogo con un’altra forma d’arte e di realizzare anche sull’Etna uno specifico progetto di valorizzazione e produzione culturale per lo sviluppo del territorio.

 

OTTAVIA CASAGRANDE

Nata a Chicago e cresciuta in Italia, Ottavia Casagrande ha conseguito un BA in Drama and Theatre Art presso il Goldsmiths College, University of London. Ha lavorato nei teatri francesi, inglesi, italiani e russi. Con Feltrinelli ha pubblicato “Mi toccherà ballare” (2014) e “Quando si spense la notte” 2018, (vincitore del Premio Matteotti 2019), entrambi dedicati alla figura leggendaria del nonno materno, Raimondo Lanza di Trabia. Scrive per Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera e Il Domani. 

 

 

(Foto di copertina Sciaranuova Festival 2024 dal sito www.planeta.it/news-ed-event)