In Sicilia 205 Comuni interessati dalla recente legge per valorizzare i piccoli centri
Michele La Rosa – Approvata la legge per la valorizzazione dei piccoli comuni. Gioisce il Movimento 5 Stelle ma anche altri partiti. Entusiasti anche le associazioni che da tempo portano avanti progetti in tal senso come i Borghi più bElli d’Italia, Borghi Autentici d’Italia, Touring Club, ecc. I Comuni di minore dimensione demografica avranno a disposizione nuovi fondi per evitare lo spopolamento e incentivare lo sviluppo. I piccoli comuni (con popolazione inferiore a 5.000 abitanti) sono 5.591 in tutta Italia, 205 solo in Sicilia e rappresentano il 69,9% dei Comuni italiani. Occupano il 54% del territorio nazionale, e sono il luogo in cui vivono 11 milioni di persone. In provincia di Messina su 108 Comuni più della metà hanno anche meno di mille abitanti. Dal 1971 al 2015 in quasi 2.000 piccoli Comuni la popolazione è diminuita di più del 20%. Ci sono problemi gravi in tremila comuni. Un’inversione di tendenza, anche sulla base di una analisi statistica condotta da Anci è però possibile: 581 piccoli Comuni hanno fatto registrare un trend demografico positivo del 9 per cento circa tra il 2008 e il 2015. Dove si registra questo “controesodo” il reddito imponibile medio cresce più velocemente. Per consolidare questa controtendenza, sostiene Decaro, occorre “un finanziamento stabile, un bando destinato alle aree interne, sul modello del bando periferie, in sintesi serve uno strumento di sviluppo affidato ai Comuni”. I primi cento milioni sono destinati al finanziamento di investimenti per tutela dell’ambiente e beni culturali, mitigazione rischio idrogeologico, salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, messa in sicurezza di infrastrutture stradali e istituti scolastici, promozione e sviluppo economico e sociale, insediamento di nuove attività produttive.
A queste risorse si aggiungono altri 54 milioni per la progettazione e la realizzazione del sistema nazionale di ciclovie turistiche: ci sono i percorsi Verona-Firenze (Ciclovia del Sole), Venezia-Torino (Ciclovia Vento), da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE) attraverso la Campania, di Basilicata e Puglia (Ciclovia dell’acquedotto pugliese), e per interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina. Entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge i piccoli Comuni potranno presentare progetti e accedere a bandi pubblici istituiti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per il loro finanziamento. I piccoli Comuni avranno inoltre la precedenza nell’accesso ai finanziamenti pubblici per la banda larga.
(nella foto Gagliano Castelferrato, in provincia di Enna)