SICILIA, si riparte con la stabilizzazione dei precari
Si riparte con le stabilizzazioni nei Comuni. Si riaccendono le speranze per migliaia di precari dopo che tutti i comuni siciliani avevano avviato le procedure di stabilizzazione ma che subivano una battuta di arresto dopo i chiarimenti della Corte dei Conti richiesti dai sindaci di Milazzo,San Pier Niceto, Custonaci.Peraltro anche il Tar di Palermo si era espresso favorevolmente al processo di stabilizzazione avviato dagli enti locali, compreso il Comune palermitano. L’ esercito di contrattisti precari in questi giorni aveva puntato l’ indice contro gli amministratori dei 3 comuni che avevano sollecitato i giudici contabili a dare un parere in merito, invitando gli stessi amministratori dei 3 comuni siciliani ad avere le stesse preoccupazioni anche in altre procedure per evitare danni erariali. All’ Ars quindi è stato approvato l’emendamento presentato dall’assessore Bernadette Grasso che consente di superare il parere della Corte dei Conti che ha bloccato la firma di circa 8 mila contratti. Secondo i magistrati contabili, i sindaci dovrebbero riservare la metà dei posti e dei fondi disponibili ad assunzioni di esterni. Con la norma approvata la Regione precisa che ai fini delle stabilizzazioni i sindaci possono impiegare il 100% delle risorse disponibili per trasformare i contratti a tempo determinato in posti a tempo indeterminato. La Regione continua a garantire agli enti locali 180 milioni all’anno per le stabilizzazioni. L’Assemblea regionale siciliana ha varato all’alba di ieri la Finanziaria, al termine di una seduta fiume durata tutta la notte. La legge di stabilità è stata approvata con 34 voti a favore e 28 contrari, dopo avere raggiunto una intesa su un maxi emendamento relativo alla copertura dei tagli. Ieri il presidente della Regione Nello Musumeci aveva convocato una seduta straordinaria di giunta in seguito alla bocciatura in aula, a causa di franchi tiratori tra le fila della maggioranza, della norma che spalmava un disavanzo di 544 milioni nel triennio. Gli stessi precari stanno cercando adesso di capire chi ha votato contro e perché, mentre sollecitano già gli amministratori comunali tutti a ripartire con le procedure di assunzione a tempo indeterminato. Intanto stamattina a Rocca di Caprileone si è svolta un’ assemblea del MGL, il movimento dei precari nato sulla costa tirrenica molti anni fa e che da sempre si batte per raggiungere questo obiettivo.