MOTTA CAMASTRA :contestata l’immagine de “Il Padrino” sui biglietti comunali di ingresso alle Gole Alcantara
MOTTA CAMASTRA – “C’è chi dice no” ripete una famosa canzone di Vasco Rossi. Mitizzare i personaggi simbolo della cinematografia esaltante la mafia non è giusto. Per pubblicizzare Motta Camastra e le Gole Alcantara potevano essere studiati altri stratagemmi, anche sfruttando altri titoli di famosi film girati qui in questa zona ed alle Gole in particolare. E così sul biglietto d’ingresso alle Gole Alcantara il Comune non doveva pubblicizzare il film “ Il padrino”. Cresce il dibattito sull’opportunità o meno di stampare il ticket d’ingresso alla scalinata comunale con l’immagine tratta dal celeberrimo film che ha visto girare alcune scene a Motta Camastra, oltre che a Savoca e Forza D’Agro’. Una sorta di tam tam mediatico finora avuto sui social net work e su alcuni siti web, ma che adesso rischia di trasferirsi altrove. Insomma a qualcuno l’idea avuta dal sindaco Claudio Bartucciotto non è piaciuta molto. Sul fatto anche un europarlamentare ha preso posizione schierandosi contro tale iniziativa. Il tutto parte a maggio, allorquando il Comune decide di istituire un ticket di ingresso alle Gole Alcantara per chi usufruisce dalla scala comunale. Sui biglietti cartacei viene riportata l’immagine del caratteristico borgo di Motta Camastra, più la foto simbolo de “Il padrino” che nel film in oggetto vedeva interpreti Marlon Brando insieme ad Al Pacino, James Caan, Robert Duvall. Una strategia pubblicitaria? Puo’ essere, ma a qualcuno non è piaciuta questa idea dell’Amministrazione comunale. Un primo articolo usciva a firma di Adriano Varrica su Antimafia 2000, un sito web che si presenta come un giornale di approfondimento su tematiche legate alla battaglia contro la corruzione e la mafia in generale. Un articolo fatto proprio pure dall’europarlamentare siciliano Ignazio Corrao, mandato a Bruxell con 71 mila preferenze nelle liste del Movimento 5 Stelle, che lo riporta sul proprio sito web personale, prendendo le distanze dalla scelta amministrativa del comune alcantarino e iniziando un dibattito on line sulle pagine di Facebook sull’argomento, tra i pro ed i contro all’iniziativa mottese, riportando testualmente questa sua riflessione : “Usare simbologia mafiosa per attrarre turismo? In Sicilia si può fare, anzi si può fare a Motta Camastra, in provincia di Messina, dove le illuminati menti dell’amministrazione comunale hanno ben pensato di evidenziare e rimarcare graficamente, nel biglietto di 1 euro per l’ingresso alla gole dell’Alcantara che nel comune in cui ricade il meraviglioso sito naturalistico sono state girate alcune scene del celebre film “il padrino”. Ci manca solo che comincino ad organizzare set fotografici con lupara oppure ricostruzioni di eccidi mafiosi con tanto di sconto per coloro che esibiscono il ticket. Questa è la Sicilia storta, quella che non ci piace e che non capisce che foraggiare un’idea simbolica di territorio di potere e violenza criminale è dannoso tanto quanto continuare a fare violenza propria. Chiederemo lumi al prefetto immediatamente…” . Il sindaco Claudio Bartucciotto minimizza quanto sta succedendo: “ Non capisco il perché di questa polemica che peraltro è limitata a pochi, so invece che però il ticket di ingresso alle Gole Alcantara è utile per le casse municipali e perché così si riescono a dare servizi ai fruitori del sito turistico”. Ed in effetti da indiscrezioni raccolte sembra che il Comune abbia già emesso circa 70 mila biglietti per l’ingresso alle Gole. Una pubblicità inopportuna quindi o una strategia mirata quella di riportare “ Il Padrino” sui biglietti incriminati. In effetti a fare business ripercorrendo le scene del film “Il padrino” non è una novità, lo hanno fatto già tour operator, negozi, bar, produttori di souvenir. A Savoca allo storico “Bar Vitelli” arrivano migliaia di turisti coinvolti in tour di sicilia sulle tracce di Don Vito Corleone, ovvero “The Godfather”, il film di Francis Ford Coppola del 1972. Ma da Palermo, Cefalù, Taormina, e anche dall’estero, sono diversi i tour operator che propongono itinerari tematici sull’argomento. Ma stavolta non sono i privati a enfatizzare il mito mafioso de “Il padrino”, ma una pubblica amministrazione, da qui lo scetticismo dell’europarlamentare e di alcuni che non gradiscono quella sorta di santino con un simbolo della cinematografia ispirato ad un personaggio mafioso.
Ecco il link alla pagina dove l’europarlamentare affronta la vicenda e risponde ai commenti
https://www.facebook.com/Igna1984/photos/a.554345007925998.147519.554297734597392/1202333229793836/
Ma ecco un precedente mio articolo proprio sui numerosi film girati qui in zona e alle Gole Alcantara in particolare.
MOTTA CAMASTRA – Le Gole Alcantara, luogo simbolo del turismo siciliano, ma da sempre anche location naturale per riprese cinematografiche e documentari scientifici oltre che di promozione turistica. Il connubio acqua – fuoco, seppur contrasto tra elementi, ovvero la potenza del vulcano e l‘irruenza del fiume, ha sempre incantato ed ispirato registi e sceneggiatori, ritrovando in quest’angolo di Sicilia, in parte comune mottese in parte ricadente in quello di Castiglione Sicilia (Ct), il set naturale per raccontare storie di amori, passioni, ma anche avventure cavalleresche, tanto che il regista Ettore Scola in un intervista ad un quotidiano nazionale affermava: « In Sicilia ci sono venuto tante volte, la conosco e la amo. Palermo è bellissima, le Eolie un incanto. Però nell’ isola ho girato una sola scena in tutta la carriera. Quella che apre “L’ arcidiavolo”, film del 1966 con Vittorio Gassman. L’ ambientazione dell’ inferno l’ ho fatta alle Gole dell’ Alcantara. Un inferno nel film, un paradiso nella realtà». Ultimo in ordine di tempo, durante la primavera, a girare qui alcune scene è stato il regista Matteo Garrone, che dopo il successo del film “Gomorra”, sta adesso girando “Il racconto dei racconti” ovvero ispirato a “Lo cunto de li cunti – Lo trattenemiento de peccerrille” pubblicato intorno al 1600 dallo scrittore campano Giambattista Basile. Certo tutti ricordiamo alcune delle scene simbolo della saga “Il padrino “(1972) di Francis Ford Coppola, che a parte a Savoca e a Forza d’Agrò, diverse scene furono ambientate tra Motta Camastra e Graniti. Nel 1973 invece Motta Camastra faceva da sfondo alle riprese de “Il figlioccio del padrino”, film ironico e comico con Franco Franchi per la regia di Mariano Laurenti. Nel 1983 invece le Gole diventavano il set per diverse riprese de “ I paladini – Storia d’armi e d’amori “, un film diretto da Giacomo Battiato. Nel 1985 il regista Mariano Laurenti girava a Taormina con Nino D’Angelo, il cantante napoletano all’ apice del suo successo, il film “Pop Corn e Patatine”, ed è proprio alle Gole dell’Alcantara che nella trama del film sboccia l’amore tra il giovane Nino e la bella Anna interpretata da Roberta Olivieri. Ma la Valle dell’Alcantara complessivamente è stata sempre sotto i riflettori di molti registi cinematografici, tanto che già nel 1960 al Borgo Schisina, nella vicina Francavilla Sicilia , si giravano alcune scene de “ L’avventura “di Michelangelo Antonioni , mentre Sergio Citti nel 2001 nella confinante Castiglione Sicilia e dintorni girava “Vipera”, film con Giancarlo Giannini e Harvey Keitel. Ma le Gole fin dal passato, o forse sempre hanno ispirato passione e amore , tanto che qui furono ambientate diverse scene del film “Jessica” un film commedia del 1962, diretto da Jean Negulesco e interpretato da Angie Dickinson, Maurice Chevalier e Sylva Koscina, film in larga parte girato a Forza D’Agrò, così come “Virilità” il film del 1974 con , Agostina Belli, Turi Ferro, Tuccio Musumeci, per la regia di Paolo Cavara, anche questo girato a Forza d’Agrò ma con il finale ed alcune delle scene simbolo ed emblematiche della trama girato nell’Alcantara.