Misterbianco: I beni confiscati alla mafia saranno al servizio della collettività
Quattro beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, facenti parte del patrimonio indisponibile del comune di Misterbianco, saranno destinati a finalità sociali. Lo ha deciso la giunta comunale guidata dal sindaco Nino Di Guardo, in attuazione al regolamento approvato lo scorso marzo dal Consiglio Comunale che permette l’affidamento di detti beni, a titolo gratuito, a soggetti terzi che organizzati in cooperative sociali oppure in organizzazioni di volontariato o comunità terapeutiche, senza scopi di lucro, abbiano come obiettivo il sociale.
“L’ente pubblico – ha affermato il sindaco Di Guardo – ha come missione la fornitura dei servizi ai propri cittadini ma anche il rafforzamento della legalità sul territorio. Ecco perché abbiamo con forza voluto che questi beni immobili strappati alla criminalità organizzata siano per il futuro utilizzati per fini sociali collettivi e nella piena trasparenza e legalità .”
In totale si tratta di terreni per 12 mila metri quadri, due dei quali forniti di un fabbricato rurale che potranno essere concessi gratuitamente per dieci anni, rinnovabili per un ulteriore decennio. Il relativo avviso è stato pubblicato sul sito istituzionale del comune e dopo i 60 giorni sarà bandita la gara di evidenza pubblica per l’assegnazione entro il prossimo 15 gennaio. I progetti presentati saranno valutati, secondo i criteri stabiliti dal bando da una commissione che sarà presieduta dal segretario generale e composta dai responsabili dei settori Patrimonio e Servizi sociali con invito a partecipare, senza diritto di voto, al comando della Polizia Municipale e della Tenenza dei carabinieri.
“Una scelta quella del comune, – ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali Marco Corsaro – che interesserà tutte le associazioni di volontariato in possesso dei requisiti previsti dalla legge al fine di rendere fruibile il bene, senza scopi di lucro e per fini sociali o di volontariato, ma anche di protezione ambientale. Un segnale chiaro, la legalità vince.”