LINGUAGLOSSA – Pronti i vini dell’Etna di Mandrarossa
A breve Mandrarossa presenterà sul mercato le sue prime etichette dedicate alla denominazione Etna Doc andando così ad arricchire la linea de Le storie ritrovate con due nuovi vini: il Sentiero delle Gerle Etna Bianco DOC 2018 e il Sentiero delle Gerle Etna Rosso DOC 2016. Un’edizione limitata a poche migliaia di bottiglie vestite dalle etichette dell’artista Nancy Rossit, che già aveva rappresentato le storie ritrovate dei Vini di Contrada presentati nel 2019. Per la realizzazione dell’immagine dei vini Etna DOC sono stati scelti due momenti tra le vigne del vulcano, uno all’alba e uno al tramonto, dedicati a coloro che, nei secoli, hanno contribuito con il loro lavoro a far sopravvivere la viticoltura etnea: le donne, con i loro fazzoletti azzurri sul capo e i loro grembiuli rossi, raffigurate all’inizio e alla fine di una giornata di lavoro. I vini Etna DOC di Mandrarossa, prodotti con uve Carricante per il bianco e Nerello Mascalese per il rosso, nascono da un vigneto di quattro ettari localizzato a Linguaglossa, uno dei comuni del Parco dell’Etna posizionato sul versante nord-orientale del vulcano.
Qui le condizioni pedoclimatiche mostrano caratteristiche che le distinguono dalle altre aree viticole dell’isola. I vigneti posti ai piedi dell’Etna sono sottoposti a scarse precipitazioni e temperature medie più basse e ad escursioni termiche che nel periodo primaverile arrivano anche a 20-25° tra giorno e notte. Ciò garantisce ai vini qui prodotti profili aromatici intensi e complessi. Altra particolarità sta nei suoli di matrice vulcanica, composti da ceneri e sabbie originatesi dallo sgretolamento delle colate laviche. Sono terreni acidi e ricchi di minerali come potassio, fosforo e magnesio, e microelementi (ferro e rame). La loro struttura consta di particelle molto fini e in alcune zone di abbondante scheletro di piccole dimensioni con capacità drenante molto elevata. Grazie a queste caratteristiche l’apparato radicale delle viti tende a raggiungere una profondità anche di 3 o 4 metri, toccando gli strati più profondi e più minerali del terreno. Questo è un elemento di grandissima importanza: non solo le radici vengono mantenute lontane dalla superficie, proteggendo la pianta da condizioni climatiche spesso avverse, ma i vini prodotti mostrano una particolare nota minerale che conferisce loro grande finezza ed eleganza.