24 Novembre 2024

PARCO FLUVIALE DELL’ALCANTARA -Appello dei sindaci alla Regione:rilanciare il Parco

MICHELE LA ROSA – Un fiume che unisce e divide allo stesso tempo. Un Parco al centro, terra di grandi opportunità e meraviglia della natura tra l’Etna da un lato, i Nebrodi e i Peloritani dall’altro lato. E l’attenzione va al Parco, al suo ente di gestione, ormai maggiorenne ma ancora in cerca di una stabilità, di una gestione chiara e duratura, per come prevede lo Statuto, per come dovrebbe essere istituzionalmente con un Presidente. In 19 anni dalla sua istituzione quasi 18 sempre commissariato, e due brevi parentesi con due diversi presidenti. Ma a parte il presidente, manca pure la perimetrazione definitiva, scarseggiano le risorse dai trasferimenti ormai minimi, e sono pochi anche i dipendenti dell’Ente, seppur c’è in itinere una serie di progetti importanti. Venerdì scorso c’è stato in videoconferenza la seduta del Consiglio del Parco, richiesto da otto sindaci. Clima teso fin dalle prime battute, seppur i pochi argomenti all’ordine del giorno erano delle mere formalità, come la presa d’atto di inserimento nell’organo consiliare del parco dei neo sindaci eletti a ottobre nei comuni dove ci sono state le amministrative (Giardini Naxos, Graniti, Malvagna). Ma è stata l’occasione per conoscere anche il neocommissario Lorenzo Ruisi che ha sottolineato le linee programmatiche ed alcune priorità di carattere strettamente organizzativo dell’Ente, ritrovandosi subito dopo in un vivace dibattito tra alcuni sindaci, che inizialmente lasciava intravedere una sorta di confronto-scontro tra sindaci del messinese e quelli del catanese, rientrato poi verso la fine della seduta per rivendicare insieme, con toni più diplomatici, un percorso comune e rilanciare il Parco lanciando un appello alla Regione. A tenere banco è stato il “caso Intelisano”, per circa 2 ore,ovvero quella designazione di ottobre del Comitato Esecutivo al sindaco di Calatabiano a guidare il Parco, nel “vuoto istituzionale” lasciato dal presidente Giuseppe Arena che si era dimesso e lasciando l’Ente senza l’organo di vertice. Discussione aperta proprio dall’interessato, ovvero il sindaco di Calatabiano. Giuseppe Intelisano, comunque formalmente già vicepresidente del parco da 3 anni, non ebbe neanche il tempo di assumere le redini dell’Ente, perché la Regione nominò poche ore dopo l’attuale commissario Lorenzo Ruisi. Ed era stata proprio questa decisione del Comitato Esecutivo, nelle ore immediatamente dopo, a suscitare vivaci malumori in alcuni sindaci del messinese, malumori confermati nella riunione di venerdì: qualunque scelta andava consivisa con tutti e 12 i sindaci, andava discussa, affrontata anche in modo informale per una decisione allargata ma condivisa. Ma la Regione quasi contestualmente nominava già il nuovo commissario che venerdì più volte ha sottolineato che” la nomina dalla Regione del commissario per il Parco era un atto dovuto e non una presa di posizione contro qualcuno”, rispondendo così a talune osservazioni. La vicenda durante la seduta, da alcuni sindaci, è stata definita un caso mediatico, dimenticandosi qualcuno, che probabilmente l’equivoco e l’incidente diplomatico, ma sopratutto il clamore mediatico, nasceva anche da un comunicato stampa ufficiale, del 29 ottobre, inviato a tutte le redazioni, che presentava Giuseppe Intelisano come neo presidente del Parco dell’Alcantara e che molte testate giornalistiche hanno riportato integralmente, a cui faceva seguito, il giorno dopo però il comunicato stampa della Regione che invece confermava la designazione del commissario Lorenzo Ruisi. Chiariti questi aspetti, nella seduta in oggetto comunque,verso la fine, i sindaci hanno trovato una certa intesa, ovvero quella necessità di rilanciare il Parco, chiedendo alla Regione una serie di attenzioni e provvedimenti : dare una governance stabile all’Ente Parco, ovvero  l’auspicio di un  presidente rappresentante di questo territorio dell’Alcantara, o quanto meno che la Regione si pronunci sentendo pure il parere dei sindaci della vallata per una scelta condivisa; maggiori trasferimento di fondi; definizione della perimetrazione definitiva. Nuovo capitolo quindi per l’Ente con il neo Commissario che ha dato piena disponibilità ai sindaci a rivedersi, confrontarsi e collaborare per dare nuovi input all’Ente e chiarendo che si farà portavoce delle istanze locali pervenute all’Assessorato Regionale al Territorio.