BUCCHERI E CALASCIBETTA TRA I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA
MICHELE LA ROSA – La notizia è di queste ore, ma i due Comuni ci lavorano da anni. Nei due nuovi “Borghi” c’è molto entusiasmo, non solo tra gli amministratori che ci hanno creduto, ma anche tra i cittadini. Per i due centri si aprono nuove prospettive, nuove opportunità. “Si allarga la grande famiglia dei Borghi più Belli d’Italia con l’inserimento di altri due borghi siciliani: Buccheri in provincia di Siracusa e Calascibetta in provincia di Enna che, al termine di un rigoroso iter di ammissione costituito da ben 73 parametri, tra i quali la qualità architettonica, culturale e paesaggistica, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento, nato dalla Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). 23 piccoli centri storici d’eccellenza rappresentano oggi la Sicilia nel circuito dei Borghi più belli d’Italia offrendo un panorama variegato di bellezze artistiche e paesaggistiche, tradizioni enogastronomiche e antichi riti capaci di attrarre un turismo di qualità. Ecco i Borghi Siciliani: Buccheri, Calascibetta, Castelmola, Castiglione di Sicilia, Castroreale, Cefalù, Ferla, Gangi, Geraci Siculo, Erice (ospite d’onore), Militello in Val di Catania, Montalbano Elicona, Monterosso Almo, Novara di Sicilia, Palazzolo Acreide, Petralia Soprana, Salemi, Sambuca di Sicilia, San Marco d’Alunzio, Savoca, Sperlinga, Sutera e Troina.” – afferma Salvatore Bartolotta, coordinatore regionale dei Borghi più Belli d’Italia in Sicilia. Ma noi abbiamo sentito pure i due sindaci, così da farci raccontare l’iter e le aspettative di questa ammissione al Club dei Borghi.
“Quella dell’ingresso di Buccheri nel prestigioso Club dei Borghi più Belli d’Italia è una notizia che ci riempie di gioia e che ci ripaga di otto anni di duro lavoro, di sacrifici, di decisioni importanti ed a volte impopolari, ma sempre orientate al raggiungimento di un unico obbiettivo, portare Buccheri sempre più in alto, sempre più su, tra quei Comuni che hanno scommesso nella propria storia, nel proprio patrimonio architettonico e culturale, nelle proprie potenzialità e nella continua volontà di impegnarsi con atti concreti verso una direzione ambiziosa. Buccheri ce l’ha fatta, ce l’abbiamo fatta; Ventiduesimo Borgo Siciliano ad essere ammesso al prestigioso Club e terzo a livello provinciale dopo Ferla e Palazzolo Acreide. Oggi scriviamo un’altra pagina di storia per Buccheri, sulla quale mettiamo ancora una volta la nostra firma e sulla quale abbiamo sempre creduto. Da Sindaco di questo meraviglioso Borgo posso dirvi che l’emozione è indescrivibile, sopratutto per chi ha la consapevolezza di cosa voglia dire questo riconoscimento e del durissimo lavoro che c’è stato in questi 8 anni; siamo partiti da zero ed abbiamo raggiunto l’apice in ogni settore. Adesso tocca a Noi continuare a crederci” – dice Alessandro Caiazzo,il sindaco del comune nel siracusano.
“E’ una bellissima notizia. Un traguardo importante. Ci lavoriamo dal 2017-18 e adesso ci siamo riusciti. Noi abbiamo un centro storico molto particolare, interessante. Qui c’era la residenza estiva di Pietro II D’Aragona, tutt’intorno alla Regia Cappella Palatina (chiesa Madre) si articola il centro storico che caratterizza il nostro tessuto urbanistico, poi ci sono altre zone che vanno riqualificate e valorizzate, ma di certo abbiamo importanti pagine di storia ed un patrimonio storico-architettonico importante. Per noi tutti inizia adesso un percorso nuovo che ci darà altre opportunità” – dice Piero Capizzi sindaco del caratteristico Borgo che dall’autostrada Catania-Palermo già si nota di fronte a Enna.
E così Buccheri e Calascibetta iniziano un percorso nuovo che punta al turismo, attraverso anche un impegno di riqualificazione e valorizzazione dei rispettivi centri storici, laddove il traguardo di un possibile sviluppo turistico passa anche dal coinvolgimento delle rispettive comunità locali e dagli stessi operatori turistici. Si tratta di un processo culturale vero e proprio e che dovrà necessariamente essere sentito dagli stessi cittadini oltre che dalle istituzioni. La Sicilia dei Borghi finora ha raggiunto importanti obiettivi, ponendosi come segmento turistico alternativo ma in molti casi a diversificare l’offerta turistica siciliana, facendosi portavoce anche della necessità che Regione e Governo aiutino questi piccoli centri ad evitare lo spopolamento.