CATANIA – “De Felice Meets Wine Makers”, l’Etna dei vini una grande opportunità
Cosa offre il territorio etneo in termini occupazionali? Quali prospettive per il futuro? Interrogativi che hanno posto l’accento su problemi e opportunità nel territorio della provincia. Tra i settori che potrebbero dare grandi opportunità ai giovani studenti c’è certamente il “fenomeno Etna dei vini”, dove crescono di giorno in giorno le azende vitivinicole e i flussi di enoturisti. Si è tenuto così sabato presso i locali dell’Istituto Tecnico Economico G. De Felice l’appuntamento “De Felice meets Wine Makers” evento organizzato per avvicinare il mondo della scuola alle realtà dell’imprenditoria etnea e del calatino. A fare gli onori di casa è stata Anna De Francesco, dirigente scolastico dell’Istituto che ha evidenziato l’impegno dell’istituto catanese nella creazione di percorsi formativi in grado di avvicinare e avviare gli studenti al mondo del lavoro. Tema specifico dell’iniziativa è stato il mondo del vino e dell’enoturismo in provincia di Catania, oggi divenuto un fenomeno sotto i riflettori del mondo intero. Agata Matarazzo, docente di scienze merceologiche Dipartimento Economia impresa Università degli Studi di Catania, ha sottolineato il ruolo dell’università in questo comparto evidenziando alcune iniziative dello stesso ateneo catanese . Nel corso della conferenza sono intervenuti pure Gaetano Mancini, presidente ConfCooperative Sicilia, e Danilo Trapanotto, docente dello stesso istituto e sommelier Onav, quest’ultimo ha raccontato il ruolo e l’importanza di saper comunicare oggi il mondo dei vini. Anastasia De Luca fiduciaria condotta Slow Food Catania, ha posto l’accento sulla non sempre facile impresa di trovare produttori ed attività disponibili al rigido rispetto di protocolli di produzione ben precisi riferendosi ai prodotti tipici locali più in generale. Michele La Rosa, giornalista, ha raccontato l’evoluzione del settore vitivinicolo nella zona etnea, dove insieme al crescente numero di cantine sta crescendo di pari passo l’enoturismo, in quanto molte cantine offrono ormai ristorazione, ricettività, eventi, alcuni diventando resort veri e propri. Massimo Costanzo docente di discipline aziendali IIS De Felice Olivetti, ha posto l’accento su diversi aspetti del tema partendo dal presupposto che spesso abbiamo sottovalutato il patrimonio che abbiamo, anche nel settore vitivinicolo, raccontando come vecchi proprietari terrieri di Randazzo oggi si ritrovano a essere dipendenti di imprenditori stranieri avendo venduto a loro i vigneti che ritenevano improduttivi, antieconomici ed è stato lo stesso Costanzo a ribadire che Catania città non sta ancora percependo il reale fenomeno che si sta registrando in modo particolare sull’Etna. La giornalista e docente Valeria Lopis si è soffermata sull’importanza del ruolo del Consorzio Etna doc, ma anche sulla necessità di saper comunicare il vino e il suo territorio, ribadendo la necessità di percorsi formativi specifici. Marika Mannino, direttore della Strada del vino dell’Etna, ha illustrato i progetti della stessa associazione per la promozione e valorizzazione del territorio, tra questi il treno dei vini dell’Etna d’intesa con la Ferrovia Circumetnea. Hanno concluso il dibattito i produttori Pucci Giuffrida per la cantina Al-Cantara Vini (Randazzo) e Orazio Virlizi per Tenuta Ferrata (Castiglione di Sicilia), entrambi divenuti per “caso” produttori vitivinicoli, in quanto il primo commercialista, il secondo imprenditore in altri settori ma col sogno di realizzare un secondo campo da golf ai piedi dell’Etna poi svanito e laddove da pochi anni invece si è dedicato a produrre vini. Dalla conferenza è emerso a chiari lettere che il comparto vitivinicolo sull’Etna,visto anche lo sviluppo dell’enoturismo, oggi richiede maestranze specifiche che vanno oltre l’aspetto produttivo agricolo e che interessano il marketing, la comunicazione, l’organizzazione di eventi, l’esportazione,la ricettività. Queste le aziende che hanno partecipato all’evento : Tenuta Ferrata, Tenuta Sant’Angelo, Serafica terra di Vino e Olio, Azienda Agricola Irene Badalà, Al-Cantara Vini, Feudo Arcuria, Az. Agricola Beniamino Fede, Ciro Biondi,tra i produttori Slow Food l’Azienda Agricola Virzì e Matilde Riccioli della Cooperativa Zaufanah.