24 Novembre 2024

CATANIA -Champagne?No grazie, bollicine dell’Etna

MICHELE LA ROSA – Spumanti dell’Etna, una realtà in crescita, una opportunità per il territorio. Presentato ufficialmente il programma dell’evento “Spumanti dell’Etna”, giunto alla quarta edizione e che anche quest’anno vedrà il momento clou in alcune location storiche della città etnea. Sul territorio etneo sono ormai una trentina le cantine che accanto ai vini tradizionali producono bollicine, accanto a queste altre che ancora stanno sperimentando queste produzioni e che a breve immetteranno sul mercato . Martedì sera si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento, presso Uzeta Bistrot Siciliano nel centro storico etneo, conferenza, moderata da Adalberto Catanzaro (Co-Founder di All Food Sicily) che è stata un vero e proprio focus su questa importante realtà produttiva etnea. Ad illustrare dati e prospettive della realtà spumantistica etnea è stato Francesco Chittari, uno degli organizzatori, che ha posto l’accento dell’importanza di questo comparto nel settore vitivinicolo siciliano, illustrando un progetto più ampio ed articolato che ha portato già anche alla nascita dell’Associazione Spumanti dell’Etna, con l’obiettivo di fare rete e valorizzare ancor di più le bollicine del vulcano. Danilo Catania, altro organizzatore dell’evento, ha sottolineato l’importanza della sinergia sul territorio per la promozione delle tipicità siciliane nel settore Food & wine, così come nel caso degli spumanti. L’appuntamento è quindi per il 4 dicembre a Catania, presso palazzo Biscari, tra masterclass, tavole rotonde, degustazioni e momenti dedicati al food con vari chef. A rendere più evidente l’importanza di questo comparto in Sicilia sono i dati pubblicati a marzo di quest’anno ma riferiti al 2021 dell’Osservatorio dell’Irvos, l’Istituto Regionale Vino Olio della Regione Siciliana, secondo cui i dati di imbottigliato totale degli spumanti siciliani (a denominazione DOC/IGT e Varietali), dopo la diminuzione registrata nel 2020 per la pandemia da COVID 19, nel 2021 evidenziano una notevole crescita raggiungendo 9.690,45 ettolitri. Leggera diminuzione per gli spumanti a DOC “Etna” con 1.237,10 hl dopo una crescita ininterrotta dal 2015 e il notevole exploit registrato nel 2020 (1.406,65 hl), con un relativo calo dell’incidenza percentuale dal 17,9% all’12,8%.
Per quanto riguarda i vini spumanti a DOC Sicilia, la tipologia largamente più imbottigliata, con una
incidenza del 50,5% sul totale degli spumanti imbottigliati a DOC Sicilia, è il Grillo spumante, che
dal 2020 presenta una crescita di quasi il doppio dei volumi imbottigliati (da 1.105,60 a 2.185,39
ettolitri). Quasi raddoppiati anche i quantitativi di vini spumanti Nero d’Avola rosati (da 221 hl nel
2020 a quasi 440 hl nel 2021). L’evento dei prossimi giorni servirà ad avere un quadro più completo di dati e caratteristiche delle bollicine dell’Etna, la cui importanza era stata già evidenziata da eventi tematici negli anni passati (2015-16-17) da parte dell’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale che ha sede a Castiglione di Sicilia. Ci piace raccontare a tal proposito, e a conferma delle qualità delle bollicine dell’Etna, nel lontano 2004, essendo coinvolto in un evento in Francia al Palais des Congres de Paris,per la promozione turistica di Castiglione di Sicilia, insieme al Museo di Gela, portai delle bottiglie di spumante dell’Etna, per esattezza delle cantine Patria e Antichi Vinai, da regalare ai giornalisti francesi e la loro risposta fu “: Pas possible, ils sont fabuleux”, ovvero “non è possibile, sono favolosi”, a testimonianza della bonta di queste bollicine nostrane, e i francesi sappiamo quanto sono <protezionisti> dei loro vini e prodotti.