1 Febbraio 2025

ETNA NORD – Quella stazione turistica tanto attesa….stagione sciistica a gonfie vele ma “fioccano” le polemiche

etna neve sci

MICHELE LA ROSA – La speranza è ogni sera in quelle poche righe che la Star scrive su Facebook per annunciare quali impianti l’indomani saranno aperti o chiusi. Post a sua volta condivisi da altri operatori privati che cercano di informare gli sciatori e i turisti più in generale. Per il resto silenzio. Malgrado queste poche informazioni nelle ultime settimane c’è stato più volte il caos a Piano Provenzana e lungo la strada che porta fino a lassù. Troppi sciatori  spesso, che poi non riescono neanche a godersi le piste e utilizzare gli impianti, o anche sciatori che malgrado gli  abbonamenti poi non riescono a raggiungere il sito turistico o a parcheggiare, o a farsi le lezioni di sci. Cronache quotidiane di disagi che si registrano soprattutto nei fine settimana. Nel passato ci si lamentava che in genere c’era poca neve e si riusciva  a sciare pochi giorni l’anno, invece quest’anno la neve c’è ma ci sono pure “tormente” di critiche, polemiche, tanto che nei giorni scorsi il sindaco di Linguaglossa ha sentito il bisogno di chiarire a alcuni aspetti con un lungo video messaggio pubblicato sui social. Insomma se la Star ogni sera cerca di dare indicazioni circa l’apertura degli impianti di risalita e relative piste, per il resto c’è silenzio, carenza di comunicazione istituzionale, soprattutto per quanto riguarda  la viabilità, i parcheggi, il meteo, il servizio navetta, quelle notizie quotidiane indispensabili a far decidere un turista se raggiungere Etna Nord oppure rinunciarci, piuttosto che restare bloccato a metà percorso. Insomma non c’è un coordinamento tra istituzioni preposte e operatori privati, qui è ancora astratto il concetto di stazione turistica, di comprensorio turistico, di consorzio turistico pubblico-privato sull’esempio di altre località turistiche del Nord Italia. Non c’è un numero telefonico unico che possa dare tutte le informazioni del caso, ci sono i privati, la società che gestisce gli impianti, le scuole di sci, le strutture commerciali di Piano Provenzana che cercano di dare notizie, aggiornamenti, laddove possibile, ma manca l’ufficialità delle notizie, manca quella comunicazione istituzionale che sancirebbe la certezza della notizia, piuttosto che doversi fidare dei social e dei vari commenti che ognuno scrive. Neanche sul sito web istituzionale del Comune di Linguaglossa c’è traccia di informazioni circa l’apertura degli impianti, della viabilità, delle necessarie notizie che diano al turista la certezza o meno di poter raggiungere, durante questo periodo, Etna Nord e godersi una giornata con la neve o andare proprio a sciare. Eppure a livello istituzionale qui hanno competenza il Comune in primis, la Città Metropolitana di Catania, la Polizia Stradale, Il Parco dell’Etna, e così via. Manca un coordinamento tra istituzioni preposte ed operatori privati, manca uno strumento di comunicazione ufficiale in grado di dare informazioni certe, aggiornate, e notizie circa i servizi che può trovare o meno a Piano Provenzana Etna Nord. Manca una cabina di regia o comunque una struttura unica che svolga questo servizio tutto l’anno, non solo in questo periodo per sciare, ma anche negli altri mesi e che sia in grado di promuovere questo versante dell’Etna in modo continuativo e garantire anche i necessari servizi, di dare informazioni circa le escursioni, gli itinerari naturalistici, le strutture ricettive e di ristorazione. Non è un problema di oggi, ma che andava affrontato già anni fa subito dopo la distruzione del sito turistico nel 2002, ruolo che poteva avere già nel passato il Distretto Turistico Etna – Taormina, consorzio pubblico-privato, ma che non riuscì a pieno nei suoi obiettivi. Altrove si parla di overtourism, un termine che indica il sovraffollamento di turisti in una località vacanziera, qui in effetti non è questo il problema, i turisti sono tanti ma non si è in grado di garantire i servizi perché non sono stati creati in tutti questi anni. E’ giunta l’ora di pensare ad una vera e propria stazione turistica in grado di gestire tutti i servizi o coordinarli seppur con gestori diversi, che vada oltre le poche settimane di neve e di sci per  promuovere il territorio ed offrire i necessari servizi. Certo occorre migliorare la viabilità, le vie di fuga, ampliare i parcheggi, i servizi igienici pubblici, ma sono passati troppi anni da quando  fu distrutta Piano Provenzana dalla colata lavica e ancora si parla di piano di ricostruzione. Anni fa visitando la Francia, durante un  gemellaggio istituzionale, ebbi modo di visitare la regione vulcanica dell’Auvergne, dove è stato istituito anche un parco Vulcania, un parco vulcanologico, qui il dipartimento del turismo ha creato un vero modello di sviluppo dove coesistono, turismo, scienza, cultura, gastronomia, rispetto dell’ambiente, che attrae migliaia di visitatori che possono sciare, visitare i vulcani spenti, fare escursioni, assistere a spettacoli ed eventi, ecc. e attraverso degli uffici preposti negli stessi luoghi e un portale web istituzionale promuovono il tutto , basti curiosare su https://www.auvergnevolcansancy.com/it/

Intanto per domani domenica 2 febbraio il Comune ha diramato poco fa un avviso con alcune prescrizioni per la viabilità nel centro urbano, invitando i gestori di servizio di autobus a raggiungere Piano Provenzana entro le ore 9.00 e comunque fino ad esaurimento dei posti parcheggio disponibili.