NICOLOSI -Successo della X edizione di “Nicolositi nel mondo”
Sono stati i giovani i protagonisti dell’ultima edizione di “Nicolositi nel mondo”, citati dall’assessore alla Cultura, Stefania Laudani e dallo storico Giuseppe Mazzaglia, e Londra come metropoli dell’accoglienza per la maggior parte di loro. Nel cortile interno a Palazzo Barbagallo, a Nicolosi, è giunta dalla capitale del Regno Unito, con un collegamento Skype, la testimonianza dell’architetto Angelo Spampinato, da qui è sorta spontanea la meditazione sulla recente Brexit e sui suoi effetti. “C’è un senso di delusione diffuso in Inghilterra, – ha spiegato Spampinato- per l’uscita dall’Unione Europea tuttavia bisognerebbe forse interrogarsi, come europei, sul perché uno degli Stati fondatori decida in tal senso”. L’architetto Spampinato, che tra gli altri, collabora con la Fifa nella realizzazione di stadi è solo una delle eccellenze esportate all’estero del capitale umano nicolosita.
L’incipit dell’appuntamento, ormai tradizione consolidata dopo dieci edizioni, si è aperto con i ringraziamenti dell’assessore Laudani e del primo cittadino Nino Borzì al coordinatore e ideatore dell’evento Mazzaglia, che con l’attuale amministrazione sin dall’inizio della prima legislatura diede vita al progetto, facendo ricerche storiche alcune confluite in due libri pubblicati dal Comune, quelle relative alle migrazioni nelle Americhe: “A Merica ’o luntanu” e “A Merica ’o vicinu”. “Momenti come questo ci permettono di fare una riflessione su quello che siamo come cittadini di Nicolosi – le parole dell’assessore Laudani- capaci di esportare il meglio nel mondo”.
L’obiettivo è quello di mantenere il legame con i nicolositi che per lavoro sono dovuti andar via della loro terra come spiega il sindaco Borzì: “Con quest’appuntamento, da dieci anni ormai, vogliamo ricordare i nostri concittadini che si trovano in altre parti del mondo. Sono progetti importanti come quello che ci ha portato a visitare i nostri concittadini in Argentina e in altre parti, o quello che ci ha consentito di porre l’attenzione sulle tradizioni legate a queste persone che si trovano fuori. Oggi, in quest’ultima edizione, parleremo dei ragazzi che si trovano a lavorare fuori per vari motivi, in Inghilterra in particolar modo. Anche questa è una maniera di raccontare l’immigrazione che speriamo si fermi, perché i nostri ragazzi dovrebbero trovare occasione di lavoro nella loro terra e non essere costretti ad abbandonarla”.
Attraverso le scene del film “Spaghetti House” del 1982, diretto da Giulio Paradisi, con protagonista Nino Manfredi e la partecipazione di un giovane Leo Gullotta, proiettato nel cortile del Centro diurno, il senso profondo della migrazione per lavoro si è reso manifesto e inequivocabile. La commedia drammatica oltre a porre l’accento su tematiche raziali, sulle difficoltà logistiche, sul senso di smarrimento in un luogo che non si conosce, sembra aver compendiato il sentimento ambivalente della soddisfazione per i risultati ottenuti dai giovani nicolositi e il senso di fallimento per le opportunità mancanti nel territorio d’origine.
Lo storico Mazzaglia racconta la genesi del progetto: “Il progetto nasce con l’istituzione di un assessorato rivolto proprio ai nicolositi che hanno dovuto allontanarsi dai luoghi d’origine, per tenere viva la memoria e ricostruire le vicende conducenti alle serate “Nicolositi nel mondo”. Nel realizzare gli incontri, fissati per l’ultima domenica di agosto, abbiamo alternato queste esperienze con la proiezione di filmati e film, basti citare “Terraferma” e “Nuovomondo”. Questa sera con “Spaghetti House” ambientato a Londra, quindi dove attualmente lavorano molti giovani nicolositi, vogliamo soffermarci sulla migrazione, sulle sue motivazioni, non potendo far nulla per evitare la fuga di queste persone con le loro competenze, almeno rafforziamo i legami, e poi i giovani rappresentano il futuro e la possibilità di costruire un mondo migliore.