21 Novembre 2024

CATANIA – Nella top ten delle città turistiche ideali

 catania “Questo dato è la conferma del lavoro svolto”. Così il sindaco Enzo Bianco commentando lo classifica redatta del Cast dell’Università di Bologna dove Catania si piazza al terzo posto dopo Cagliari e Udine nel grado di soddisfazione dei turisti. Lo studio si basa infatti sulle valutazioni di oltre 400 mila turisti stranieri rilevate alle frontiere negli ultimi e presentata alla fiera Buy Tourism On Line di Firenze.
“Comincia a dare i suoi frutti – ha commentato il sindaco di Catania – non solo in termini di presenze nei musei ma anche in termini di reputazione, a livello nazionale e internazionale, il lavoro fatto puntando sulla cultura e per accreditare Catania come città d’arte e come metà ideale per le vacanze”. “La città – ha concluso Enzo Bianco – è finalmente uscita dal cono d’ombra in cui era ingiustamente finita. E questo è un ulteriore riconoscimento della strategia e del lavoro di valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale della città e delle sue attrazioni turistiche”. L’Oscar della Destinazione Turistica  è una analisi che restituisce una pagella dei territori sulla base di valutazioni di oltre 400.000 turisti stranieri che Banca d’Italia ha rilevato negli ultimi anni con una indagine alle frontiere. L’analisi è stata condotta in 51 Provincie italiane attraverso un modello econometrico validato dalla comunità scientifica internazionale. Sono analizzate 9 parametri di qualità percepita dai turisti stranieri: qualità e varietà dei prodotti nei negozi (acquisti), alloggio (hotel), ambiente naturale e paesaggio (ambiente), dotazioni artistiche delle città ed opere d’arte (arte), cortesia e cordialità degli abitanti (cortesia), informazioni e servizi per i turisti (informazioni), cibo e cucina (cibo), prezzi e costo della vita (prezzi), sicurezza.
Trapani, Catania, Genova, Palermo, Udine e Ancona, che già si trovano tra le 10 migliori destinazioni, mostrano dinamiche annuali e trend di soddisfazione positivi. Sembrano cioè essere riuscite a conciliare, nel modo migliore, il posizionamento sui mercati internazionali e l’effettiva offerta di servizi.