FRANCAVILLA SICILIA – L’Ufficio del Giudice di Pace resta
Sembra ormai chiusa questa vicenda. Gli Uffici del Giudice di Pace resteranno nel centro alcantarino, così come tutti si auspicavano. Laddove non sono riuscite le proteste, e la politica, invece ha fatto ” giustizia” il Cga, il Consiglio di Giustizia Amministrativa, accogliendo il ricorso dell’avvocato Alessandro Vaccaro che gratuitamente ed in modo volontario ha voluto affrontare questa querelle, già iniziata in qualità di presidente del consiglio comunale alcuni anni fa. Una vittoria che riguarda molti comuni del comprensorio i cui utenti impelagati in qualche vicenda giudiziaria, ma anche per semplici multe o incidenti stradali, non dovranno recarsi a Messina per affrontare le udienze e l’iter di rito. La stessa amministrazione comunale con in testa il sindaco Lino Monea già da tempo aveva messo a disposizione l’immobile a tal scopo che doveva servire ad evitare la soppressione, ma dopo una prima decisione in tal senso dal Ministero giungeva la nuova decisione che di fatto sopprimeva l’Ufficio, a cui nel frattempo, con la collaborazione anche di altri Comuni, avevano distaccato del personale di supporto per le mansioni amministrative. “Sono particolarmente orgoglioso del risultato, perché ho seguito la vicenda sin da quando la legge ha dato modo ai Comuni di gestire in forma consorziata gli Uffici del Giudice di Pace, che altrimenti sarebbero stato soppressi, come è successo per Taormina ed altri Uffici viciniori. Infatti, da Presidente del Consiglio del Comune di Francavilla, condivisa l’iniziativa con il Sindaco Monea, ho sollecitato gli altri Sindaci della Valle a deliberare in forma istituzionale tale volontà ed in forma congiunta abbiamo presentato l’istanza al Ministero, che è stata accolta. Per una questione meramente burocratica però il Ministero della Giustizia ha da ultimo deciso la soppressione dell’Ufficio e tale scelta unilaterale sembrava togliere ogni speranza, anche alla luce dell’esito del giudizio cautelare di primo grado, perché il TAR Catania ha rigettato la domanda cautelare per mancanza del danno grave ed irreparabile, nonostante la fondatezza del ricorso. Alla fine, però, ha prevalso l’interesse della Valle dell’Alcantara, atteso che il CGA ha accolto l’appello cautelare, in particolare il motivo di gravame con il quale ho fatto evidenziare il periculum in mora in relazione alle ragioni del Comune di Francavilla ed alla lontananza dall’Ufficio accorpante (Messina) e tenuto conto dell’imminente aumento di competenze, sia civili che penali, per la nuova figura del Giudice di Pace. Siamo tra i pochi comprensori ad avere conservato tenacemente l’Ufficio del Giudice di Pace rispetto alla scellerata volontà del Governo di chiudere importati Uffici pubblici a discapito della collettività. La palla adesso passa ai Comuni che con l’Amministrazione Monea hanno deciso di mantenere in piedi l’importante Ufficio giudiziario, che adesso dovranno gestire al meglio onde evitare problematiche future che potrebbero indurre il Ministero a riproporre la soppressione ” – afferma l’avvocato Alessandro Vaccaro. La sede dell’Ufficio di Pace quindi sarà in alcuni locali all’interno dell’immobile comunale che ospitava l’Opera Pia, locali che erano stati fatti sistemare, a spese del Comune, già da tempo. Chiusa positivamente questo capitolo si guarda adesso altrove per evitare un nuovo “strappo” alla Valle dell’Alcantara, la chiusura degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate di Trappitello: a che punto siamo? Anche qui si paventava una collaborazione tra Comuni per venire incontro ai costi di locazione della sede? Vedremo.