22 Novembre 2024

BRONTE – Clima politico acceso, querelle tra sindaco e 4 consiglieri comunali

palazzo_municipale BRONTEClima rovente tra botta e risposta,  con tanto di comunicati stampa che riportiamo integralmente. Il tutto scaturisce dal fatto che in un manifesto “Bronte 2.0  – Liberi e forti e Pd Area riformista”  avevano  puntato il dito contro l’attività amministrativa del sindaco, denunciando diversi presunti problemi. A sostegno del primo cittadino è giunto il coordinatore del Megafono, Giuseppe Caudo, che ha criticato il manifesto e con il sindaco che ha dichiarato: “Mi criticano perche non li ho nominati in Giunta”. A seguito di queste dichiarazioni i consiglieri comunali Antonio Leanza, Ernesto Di Francesco, Enza Meli e Gaetano Messina hanno diramato attraverso l’Ufficio Stampa del Comune le seguenti note e precisazioni sulla vicenda .

COMUNICATO STAMPA DEI CONSIGLIERI MELI, MESSINA, DI FRANCESCO E LEANZA (AREA RIFORMISTA)
I consiglieri comunali di Bronte Meli Enza, Messina Gaetano, Ernesto Di Francesco e Antonio Leanza, sottoscrittori del manifesto politico a firma di “Area Riformista” di Bronte, intendono respingere in maniera netta quanto asserito dal Sindaco di Bronte circa una loro pretesa di entrare in giunta.
E’ infatti ormai di fattor comune che il Sindaco, dall’indomani delle elezioni, continua a manovrare la sua giunta come “merce di scambio” offrendo disponibilità di posti di assessore a chiunque possa garantirgli sopravvivenza politica, senza distinzione di colore politico.
Non comprendiamo inoltre come una parte del Megafono di Bronte non trovi invece imbarazzo a stare insieme ad una coalizione ibrida formata da ex esponenti Mpa e della destra storica di questa città (Forza Italia) nata da un “colpo di mano” all’indomani delle elezioni, il cui collante è per l’appunto la “poltrona assessoriale”.
Riteniamo quindi assolutamente normale, e ci stupiremmo del contrario, che il Sindaco replicasse alle nostre numerose osservazioni per l’interesse della città, rappresentate nel manifesto, facendo leva sulla questione degli assessorati. E’ doveroso da parte nostra allora rinfrescargli la memoria: i consiglieri Leanza e Meli, per rispetto dei
cittadini-elettori traditi, si sono dimessi da assessori non  condividendo più le scelte politiche del sindaco. Il consigliere Leanza, designato in giunta, aveva già manifestato un suo passo indietro pubblicamente già nel corso del ballottaggio e si è dimesso da assessore designato all’indomani delle elezioni a favore di
Enza Meli, che poi a sua volta ha rifiutato la nomina di assessore in giunta lo scorso luglio 2015. Anche i consiglieri Messina e Di Francesco hanno rifiutato negli scorsi mesi le sue offerte tendenziose di assessorato. Si metta il cuore in pace: non è con le promesse di posti in giunta che può riacquisire il nostro consenso nè
può rilanciare l’azione politica della coalizione che lui stesso ha voluto mandare fuori rotta disattendendo intese provinciali e il programma della centrosinistra. Caro Sindaco, invece di perder tempo con giochi di palazzo o a dedicarsi solo alla realizzazione di murales,
alla distribuzione di targhe o ad organizzare gare automobilistiche, Le consigliamo di dedicarsi all’amministrazione della città seguendo le numerose proposte che gli scriventi consiglieri, nell’ambito dei
propri ruoli e competenze, hanno presentato nelle commissioni ed in Consiglio Comunale: rilanci la zona artigianale, ripristini il servizio di refezione scolastica a favore delle famiglie più indigenti, cerchi di
riformare l’inefficiente servizio della raccolta dei rifiuti che grava notevolmente sui cittadini, fermi lo spreco di denaro sul servizio del randagismo, migliori la manutenzione delle strade e la sicurezza dei
cittadini, promuova i cantieri di lavoro per disoccupati sfruttando le risorse europee.
I consiglieri comunali: MELI ENZA,MESSINA GAETANO, ERNESTO DI FRANCESCO, ANTONIO LEANZA.

REPLICA DEL SINDACO AI CONSIGLIERI LEANZA, MELI, MESSINA E DI FRANCESCO
Confermo quanto già dichiarato. Dei consiglieri che hanno fatto affiggere il manifesto solo Gaetano Messina non mi ha chiesto l’assessorato. Secondo gli accordi presi in campagna elettorale il consigliere Antonio Leanza doveva dimettersi subito dopo le elezioni a favore del primo degli eletti nella sua lista. Enza Meli era candidata in un’altra lista. La polemica quindi è strumentale. Leanza la smetta di chiedere l’assessorato, semmai lo chieda a Catania dove vive stabilmente. Sull’azione amministrativa i consiglieri sanno bene che su tutti i problemi sollevati stiamo lavorando alacremente per porre miglioramenti a vantaggio della gente. Il mio dovere è pensare al bene dei brontesi, gli interessi personali o di bottega non mi interessano.
IL SINDACO
Graziano Calanna