22 Novembre 2024

ACIREALE – Tutta la storia e i dettagli della demolizione dell’Hotel Santa Maria La Scala

ecomostro-timpa Domani, venerdì 2 dicembre, alle ore 12.00 iniziano i lavori di demolizione di quello ormai definito “ecomostro” . Dopo 40 anni sarà abbattuto lo scheletro di cemento armato dell’hotel di lusso che sovrasta il costone lavico del mare di Santa Maria La Scala.

E’ diventato un vero e proprio evento la demolizione del fabbricato simbolo dello scempio nella riserva della Timpa, con tanto di inviti, comunicati stampa con i dettagli dell’intervento, ecc. Un evento atteso da ambientalisti ma anche politici, cittadini, ecc. Da domani quindi inizia un intervento definito ” storico” per le cronache locali. Dall’Ufficio stampa del Comune riceviamo e pubblichiamo i dettagli in oggetto .

Il fabbricato che sarà demolito a partire da venerdì 2 dicembre, lo scheletro fatiscente dell’Hotel Santa Maria La Scala, è ubicato nel Comune di Acireale sulle pendici della scarpata prospiciente sul mare, denominata “Timpa di Acireale”, ad una quota di circa 40 m s.l.m. La zona oggetto di intervento presenta un pendio in forte acclività, digradante verso est con una pendenza media dell’89% (42°) circa. L’epoca di costruzione del manufatto edilizio risale al 1975. La struttura è stata realizzata con telai in cemento armato che si elevano per 6 elevazioni fuori terra e che risultano in parte tamponati. Già dal 1981 lo stesso edificio è rappresentato nella cartografia della Regione Siciliana. Per quanto riguarda gli aspetti di vincolo che gravano sull’area di sedime dell’edificio in oggetto, si rileva quanto segue: Ø l’area è sottoposta al Vincolo Paesaggistico istituito ai sensi della legge n. 1497/39 e DPRS n.548 dell’11/04/1968; 1 Ø l’area è all’interno della Zona “A” della Riserva Naturale Orientata “La Timpa”; Ø l’area è compresa all’interno del S.I.C. ITA070004, inserito nell’elenco del Decreto Ministeriale 03/09/2002 del Ministero dell’Ambiente. Inoltre l’edificio si trova all’interno dei 150 metri dalla battigia e ricade nel vincolo previsto dall’art. 15 della L.R. n. 78/1976, pubblicata nella G.U.R.S. n. 36 del 16/06/1976, la quale prevede che “le costruzioni debbono arretrarsi di metri 150 dalla battigia; entro detta fascia sono consentite opere ed impianti destinati alla diretta fruizione del mare, nonché la ristrutturazione degli edifici esistenti senza alterazione dei volumi già realizzati”. Oggi l’area ricade in zona simica 2, mentre al momento della realizzazione del manufatto edilizio (1975), l’area non era considerata sismica. Inoltre la stessa rientra nella delimitazione del PAI (Piano Assetto Idrogeologico) con le seguenti caratteristiche: Ø pericolosità P4 (massima) relativa all’aspetto dell’erosione della costa; Ø pericolosità P4 (molto elevato) con rischio R3 (elevato) relativo all’aspetto geomorfologico; Ø area interessata da dissesti attivi individuati in “crolli e/o ribaltamenti”. Dal punto di vista strutturale l’immobile non presenta i requisiti antisismici di cui alla Legge 64/74, e tanto meno non rispetta la normativa antisismica vigente, né si presta ad eventuali opere di adeguamento perché si riscontrano porzioni di fondazione sfalsata ai vari livelli nonché assenza di collegamenti aerei ortogonali ai telai principali, il tutto caratterizzato, come già accennato, da un’area a “Rischio elevato” e con una Pericolosità molto elevata di livello “P4”.

In data 05/06/2014, con Ordinanza n.14, il Capo Settore Urbanistica ha ordinato la demolizione del manufatto ed il ripristino dei luoghi, il tutto da realizzare entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento. Successivamente, in data 16/09/2014, gli ufficiali di Polizia Giudiziaria del Comune di Acireale, accertavano la non ottemperanza della suddetta Ordinanza n.14/2014, da parte della ditta proprietaria.

Dal sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco di Catania in data 16/07/2014, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, è stato accertato lo stato di degrado di tutta la struttura dello scheletro dell’Hotel Santa Maria La Scala ed è stato ravvisato il pericolo di crollo e il conseguente rischio per la pubblica incolumità.

Pertanto, il sindaco di Acireale con Ordinanza n.13 del 24/07/2014, ha ordinato alla ditta proprietaria Avedon s.r.l, la messa in sicurezza del manufatto in argomento, da realizzare entro 15 giorni dal ricevimento della notifica del provvedimento. L’Amministrazione comunale di Acireale, vista l’inerzia della ditta proprietaria, con delibera di Giunta n.182 del 29/12/2014, ha stabilito di procedere alla demolizione dello scheletro del manufatto denominato “Hotel Santa Maria La Scala”, in danno alla ditta.

L’appalto per la realizzazione dell’intervento è stato aggiudicato al ribasso per € 155.000,00 importo suddiviso in quota parte, come stabilito dalla convenzione stipulata in data 15 aprile 2015, tra il Comune di Acireale e l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità – Dipartimento Regionale Tecnico, concernente la Demolizione dello scheletro del manufatto denominato “Hotel Santa Maria la Scala”, con la quale, lo stesso Dipartimento Regionale Tecnico, ha assunto il ruolo di Stazione Appaltante attraverso la propria struttura periferica individuata nell’Ufficio del Genio Civile di Catania, per la progettazione ed esecuzione degli interventi e l’impegno di integrare le somme necessarie per la demolizione.

 

PROGETTO : L’edificio da demolire è inserito sulle pendici della Timpa. Esso è composto da numero sei livelli fuori terra e ogni interpiano ha un’altezza di m. 3.00 + 0.20 di solaio, (tranne il primo interpiano tra livello 0 e 1, che ha un’altezza di m. 3 1,70+0.20). La struttura portante è in calcestruzzo armato con solai in latero cemento. Sono presenti, nei due lati esterni della struttura, dei tamponamenti, al terzo, al quarto e al quinto livello.

Il progetto prevede:

  • l’approntamento, su una piastra armata in calcestruzzo e successivo smontaggio a fine lavori, di una gru a torre ad azionamento elettrico con un’altezza tra i 20 e 30 metri e con uno sbraccio di 51 metri, posizionata su un’area pianeggiante, a quota più alta rispetto all’edificio oggetto di demolizione, posta a distanza di sicurezza rispetto alla zona acclive della Timpa, in modo da consentire specifiche fasi di lavorazione, come ad esempio, il calo in basso e il tiro in alto dei materiali e delle attrezzature di cantiere nonché il sollevamento di tutto il materiale di risulta proveniente dalla demolizione. L’utilizzo dell’impianto gruistico è previsto per tutta la durata dei lavori (mesi 3);
  • interventi finalizzati alla messa in sicurezza dell’edificio da demolire prima dell’inizio dei lavori, procedendo, data la carente condizione statica dello stesso, alle opere di rafforzamento consistenti nella collocazione di tirantature ai vari livelli in corrispondenza dei vari telai della costruzione opportunamente vincolati ai muri di contenimento in cls armati esistenti che contengono il costone della Timpa ai vari piani; puntellatura di tutte le travi portanti ai vari livelli; realizzazione dei ponti di servizio interni ed esterni alla costruzione indipendenti dall’opera da demolire; ancoraggi metallici a cravatta con tubi e giunti di tutti i pilastri in c.a.;
  • rete metallica ad alta resistenza tipo “BRUGG” da collocare sul costone della Timpa, opportunamente fissata da chiodature, in prossimità dell’edificio da demolire (presumibilmente lato nord), previo eventuale disgaggio di massi ed elementi litoidi pericolanti;
  • delimitazioni di un tratto zona, con estensione dal fabbricato da demolire fino alla battigia, con recinzione in rete estrusa di polietilene ad alta densità HDPE di altezza non minore di 1,20 m; delimitazioni dell’area cantiere (zona gru a torre) con recinzione modulare da cantiere alta 2,00 m in pannelli con tamponatura in rete elettrosaldata;
  • collocazione provvisoria nell’area cantiere (zona gru a torre) di locali di servizio e baraccamenti, e cassoni per la raccolta del materiale di risulta;
  • demolizione vuoto per pieno del fabbricato e relativo trasporto a rifiuto del materiale di risulta. La demolizione riguarderà le strutture portanti ad esclusione delle fondazioni dell’edificio;
  • ripristino dei muri esistenti in pietra lavica in prossimità dell’area di cantiere (zona gru a torre), lungo la strada comunale Via Panetto, ed eventuale ripristino del manto stradale bituminoso della strada di proprietà privata, utilizzata per l’accesso all’area cantiere.

Per quanto concerne l’accesso nell’area di cantiere, considerato che l’attuale strada comunale ha una larghezza non idonea è stato previsto l’utilizzo di una strada privata, esistente in prossimità dell’area di cantiere nonché asfaltata e con una larghezza media idonea per il transito dei sopra citati mezzi d’opera. L’accesso a detta strada privata avviene dalla S.S. 114. Per quanto riguarda l’accesso all’edificio da demolire da parte del personale addetto ai lavori, verrà utilizzata una strada esistente privata sempre limitrofa all’area di cantiere, e tramite una scala in ferro appositamente realizzata, si accederà ad un percorso pedonale sistemato in parte su andatoia in legno ed in parte su terreno opportunamente sagomato. Tale accesso pedonale arriva al terzo livello del manufatto ed ai vari piani si accederà con scala interna ai ponteggi.

Il tempo previsto per l’esecuzione dei lavori è fissato in giorni 90 (novanta) naturali successivi e continui.