21 Novembre 2024

“SICILIA EN PRIMEUR” 2017: LA RIVOLUZIONE GREEN DEL VINO SICILIANO

– Michele La Rosa –  GIARRE (Ct) -Cala il sipario, si tirano le somme. Un evento dai grandi numeri quello all’ombra del vulcano Etna. Doc Sicilia protagonista, ma preziose pure le doc territoriali.  Sostenibilità, tutela della biodiversità, qualità, promozione del territorio che registra una crescita dell’enoturismo. Si chiude ai giardini Radicepura di Giarre (CT) su questi punti fondamentali la XIV edizione di Sicilia en Primeur, l’anteprima dei vini siciliani promossa da Assovini che quest’anno ha deciso di sottolineare l’impegno nella direzione del green promuovendo l’evento all’interno di un’oasi verde, i giardini di Radicepura.

«L’obiettivo che da qualche anno si è posto la nostra associazione – spiega il presidente di Assovini, Francesco Ferreri – è quello di far conoscere a tutto il mondo il forte legame che le nostre aziende vitivinicole hanno con il territorio di produzione. Questo l’elemento fondamentale per la qualità del prodotto finale e per la sostenibilità del paesaggio, valore aggiunto che esprimiamo sottolineando l’importanza di una viticoltura green, attenta a salvaguardare la biodiversità e a limitare gli impatti della produzione sull’ambiente». La salvaguardia e la tutela del territorio sono tematiche sempre più fondamentali per la viticoltura, e in special modo per le aziende di Assovini, unite nel realizzare giorno dopo giorno un percorso all’insegna della sostenibilità ambientale. Oltre cento giornalisti da tutto il mondo in rappresentanza dei principali mercati internazionali, ospiti di Assovini, hanno prima potuto conoscere i territori del vino siciliano, per poi degustarli conoscendo anche i produttori con le loro storie e le loro specificità. «La Sicilia è un continente del vino – continua il presidente dell’associazione, Francesco Ferreri – e questa occasione è unica per far conoscere i singoli territori che caratterizzano i nostri vini e al contempo i forti investimenti che in questo anno sono stati fatti dalle aziende nell’ottica dell’enoturismo, un fenomeno sempre più in crescita che porta valore aggiunto all’economia dell’intera regione: basti ricordare che la media di visitatori nelle cantine Assovini è di 4.000 presenze all’anno. Inoltre più del 90% degli associati Assovini prevede la vendita diretta di vino in azienda».

«In controtendenza con i dati nazionali che vedono un calo dei consumi dei vini fermi, il “vigneto Sicilia”, che si assesta poco al di sotto dei 100 mila ettari vede invece la crescita del vino Doc e Igt – afferma Antonio Rallo, presidente del Consorzio DOC Sicilia – e proprio questa nuova denominazione ha contribuito a tale incremento, il dato significativo è che nel 2016 è cresciuta del 11,08%, un dato importante proprio considerando che le Doc nulla tolgono ai volumi imbottigliati della Igt Terre Siciliane a riprova che il  vino siciliano sta andando nella direzione di un “sistema” che può fare la differenza nei mercati internazionali+».

«Trovo significativo che “Sicilia en primeur” quest’anno sia stata ospite del Radicepura Garden Festival: il connubio tra il parco polifunzionale del garden design e la rassegna dei vini “made in Sicily” incarna perfettamente la vocazione della nostra isola, territorio incantevole e vero e proprio “continente vitivinicolo” con i suoi quasi mille ettari e una produzione complessiva di oltre 5 milioni di ettolitri – ha detto Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle Politiche Agricole-. La forza del vino, che si conferma alla luce del recente Vinitaly un mercato in netta crescita (+2,4%), in Sicilia assume una connotazione decisamente green, perché le nostre produzioni sono sempre più improntate alla sostenibilità, che si traduce in risparmio energetico e biodiversità varietale: ingredienti preziosi per la tenuta del comparto, la solidità delle nostre imprese e la tutela della nostra terra».

“Le imprese attive nel settore del vino – ha dichiarato Salvatore Malandrino, direttore regionale Sicilia di UniCredit -nostre clienti in Sicilia sono circa 1.100. La nostra quota di mercato sui finanziamenti al settore è assai elevata, pari al 27%. Abbiamo realizzato in Sicilia diverse iniziative formative per le imprese del settore per potenziare le competenze specialistiche sull’export management e approfondire le tematiche relative all’internazionalizzazione. Inoltre abbiamo organizzato incontri di orientamento dedicati a singoli Paesi, gli International Forum, ed incontri Business to Business fisici e digitali tra imprese italiane e controparti estere. Il settore vitivinicolo siciliano è strategico per la nostra Banca e vogliamo essere percepiti dalle aziende come un partner di riferimento per strutturare progetti di crescita sostenibile, anche sui mercati esteri”.

“Identità, qualità e biodiversità sono le carte vincenti del vino siciliano – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici-. Stiamo promuovendo politiche mirate per rafforzare la presenza dei nostri vitigni autoctoni sul mercato ed aumentare la capacità di imbottigliamento delle nostre aziende. L’altra scommessa vincente per il futuro è rappresentata dai vitigni antichi e dai 3000 anni di storia che hanno alle spalle. Un primo gruppo di 10 di vitigni storici, su 70 varietà individuate dall’Assessorato Agricoltura, è già pronto per l’iscrizione al registro nazionale delle varietà”. 

Di enoturismo, e degli orizzonti di crescita, ha parlato Anthony Barbagallo, assessore regionale al Turismo: “Il trend dei vini siciliani continua ad essere positivo e i dati, infatti, ci segnalano una crescita proficua del turismo legato al vino: c’è un aumento del 70 per cento delle presenze registrate in Sicilia che sono riconducibili al segmento del circuito enogastronomico”.

“Radicepura Garden Festival, promosso dalla Fondazione Radicepura, è il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo, che vede coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura – racconta Mario Faro di Radicepura-. Fino al 21 ottobre, nel parco botanico di Radicepura, sarà possibile visitare quattordici giardini, realizzati appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà. La collaborazione con Assovini, e con le università siciliane, ha fatto nascere il “Giardino delle meraviglie”: un messaggio con il linguaggio delle piante che serve a far scoprire la nostra Sicilia che è una delle più belle zone del mondo”.

Nei giorni della manifestazione sono andate in degustazione oltre 300 etichette delle 49 aziende vinicole partecipanti all’evento. «Dobbiamo sottolineare la grande partecipazione delle aziende associate ad Assovini – conclude il presidente Ferreri – ed è questa la vera forza di un evento che ormai è diventato punto di riferimento per gli addetti della comunicazione del settore a livello internazionale. Per questo motivo guardiamo già alla prossima edizione consapevoli che le aziende di varie dimensioni possono contribuire a far conoscere in tutto il mondo le nostre eccellenze, non solo enologiche, e per la promozione all’estero del vino siciliano le aziende di ASSOVINI dal 2010 hanno investito 17 milioni di euro per la promozione all’estero del vino siciliano». 

I numeri del vino in Sicilia. Il “vigneto Sicilia”, che si assesta poco al di sotto dei 100 mila ettari (al 31 dicembre 2016 in schedario viticolo regionale gli ettari sono 97.906) vede come detto la crescita del vino a Doc e Igt. Il volume imbottigliato complessivo in Sicilia delle Igt e delle Doc nel 2016 ha superato 1.700.000 ettolitri (hl 1.713.863,75). La Doc Sicilia ha contribuito a tale incremento e oggi rappresenta il 64% dell’imbottigliato delle denominazioni siciliane. Nel quadriennio 2013-2016, (il 2013 è stato il primo anno significativo per la Doc Sicilia), le 21 Doc siciliane che hanno imbottigliato sono aumentate del 60,5% e nel 2016 hanno chiuso con 41,8 milioni di bottiglie che equivalgono a 313.788 ettolitri. Un’indagine interna del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia stima che il Nero D’Avola Sicilia Doc, negli Usa, è cresciuto in volume nel 2016 rispetto al 2015 di circa il 72%, e anche il Grillo è cresciuto del 15,6%: un target che si è raggiunto anche grazie al fatto che il Consorzio ha investito negli Usa, dal 2014 ad oggi, circa 4 milioni di euro per la promozione.

A volere fortemente la DOC Sicilia proprio ASSOVINI, associazione che attualmente conta 76 aziende che rappresentano l’80% del vino siciliano imbottigliato. Sono presenti in 65 paesi con 60% venduto all’estero,  nell’ordine in USA, Canada, Giappone. I vini rossi infatti sono la vera sorpresa per il mercato asiatico. L’Europa è un mercato con una buona penetrazione che rimane costante. Dati questi che rappresentano un’importante voce nel Pil regionale.

Sicilia en Primeur si è inserita quest’anno all’interno del Radicepura Garden Festival (21 aprile – 21 ottobre 2017), il primo evento internazionale sul Garden Design del Mediterraneo che coinvolge i protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. Il festival nasce con l’obiettivo di valorizzare il verde, come motore di sviluppo di Italia e d’Europa, attraverso iniziative, eventi e linguaggi culturali: dalla musica alle installazioni artistiche, dalla botanica ai percorsi enogastronomici. Il tema di questa prima edizione è “Esperienze mediterranee”.

Ecco alcuni dati dell’evento 2017 :

Circa 10.000 bottiglie da 75 cl di vino stappate in cinque giorni, 50 sommelier dell’Ais al lavoro per quasi 800 calici di vino degustati ogni giorno, 100 partecipanti alle master class che hanno passato in rassegna i vini di 49 aziende: sono alcuni dei numeri di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima mondiale della vendemmia 2016 che si è svolta venerdì e sabato a Catania, nella suggestiva location del parco di Radicepura (CT).

I dati di Assovini Sicilia raccontano il successo di una kermesse enologica che ha dato l’occasione a più di 100 giornalisti accreditati (una gran parte provenienti da 22 paesi stranieri) di degustare più di 430 etichette delle 49 tra le principali aziende vitivinicole regionali, e di scoprire la ricchezza gastronomica, paesaggistica e culturale di un’isola che vanta una biodiversità unica al mondo.