22 Novembre 2024

TAORMINA – Che figuraccia….primi strascichi dopo il G7. “L’arte” della politica o la politica dell’arte?

Ormai da alcuni giorni  la città è di nuovo alla ribalta delle cronache nazionali. Tra querelle politiche e annunciati risvolti giudiziari, tra falsi d’autore e dimissioni. Il G7 lascia già qualche segno. Quotidiani nazionali e tv hanno riportato con ampio risalto  del rientro anticipato dei dipinti di Antonello da Messina esposti nel corso del G7 a Palazzo Corvaja . La mostra avrebbe dovuto concludersi a fine mese, tuttavia sono sopraggiunti motivi di opportunità che hanno imposto il recesso, da parte del Dipartimento dei beni culturali della Regione Siciliana, dalle intese sottoscritte con la Beni Culturali s.r.l. Non è stato infatti possibile perfezionare le medesime intese, in assenza di adeguata documentazione, a quanto pare, più volte richiesta e mai fornita dal Comune di Taormina. Dopo esser stati ammirati nei giorni del G7, con grande riscontro di pubblico, il Ritratto d’Ignoto ritornerà in esposizione a Cefalù presso il Museo Mandralisca dove pure sarà collocata l’Annunciata per circa un mese, prima del definitivo rientro al Museo Abatellis di Palermo. La Tavoletta bifronte rientrerà al Museo Regionale di Messina in attesa dell’apertura totale degli spazi, prevista per il 17 giugno.” Ma  come se non  bastasse Vittorio Sgarbi ha denunciato pubblicamente  che durante il G7 nella Chiesa del Carmine è stata esposta un’opera che non corrisponde affatto alle informazioni date al pubblico e agli ospiti istituzionali. «Mi chiedo – scrive  Sgarbi – come abbiano potuto esporre a Taormina, durante il G7, una crosta inguardabile come la cosiddetta «Tavola lucana», spacciata come l’autoritratto (ovviamente finto) di Leonardo. Fossero andati a Porta Portese con 1000 euro avrebbero trovato di meglio». Sgarbi interviene anche sulle polemiche di queste ore per la decisione della Regione Siciliana di fare rientrare a Cefalù e a Palermo due capolavori di Antonello da Messina, il «Ritratto di ignoto marinaio» e «L’Annunciata», esposti durante il G7 a Palazzo Corvaja: «Sarebbe bastato – continua Sgarbi –  esporre il solo “Ritratto d’ignoto marinaio”, il capolavoro di  Antonello da Messina, per omaggiare degnamente gli illustri ospiti istituzionali, la città e i turisti. Ma hanno prevalso fretta e incompetenza». Sullo sfondo di questa vicenda le dimissioni, subito dopo il G7 del vicesindaco e assessore alla cultura Mario D’Agostino che comunque ha precisato che le dimissioni scaturiscono da altre motivazioni e non da questa vicenda “artistica”. Frattanto la  Beni culturali srl, la società che aveva portato i quadri di Antonello da Messina e Caravaggio a Taormina come evento collaterale del G7 e che aveva già prenotazioni per tutto il mese di giugno, non intende mollare e si è rivolta alla magistratura portando in Procura tutti gli atti. Su questi fatti però c’è un imbarazzante silenzio a tutti i livelli istituzionali, a parte i giornali che hanno dato ampio risalto alla notizia.