CASTIGLIONE DI SICILIA – Le Città dell’Olio verso nuovi obiettivi
Michele La Rosa – La Sicilia è tra le prime regioni d’Italia per produzione di olive ed olio, ma il comparto soffre gravi criticità, dovute alla eccessiva frammentazione del territorio (troppe piccole aziende), vendita in larga parte ancora di olio sfuso, poche aziende che imbottigliano e commercializzano su vasta scala, mancanza di una cultura adeguata a valorizzare le eccellenze nostrane in questo comparto. A tutto questo si aggiunga anche la mancanza di coordinamento tra gli enti preposti, ma anche tra aziende e la carenza di una attenta strategia di marketing come è avvenuto per altri prodotti, vedi il vino. Di tutto questo si è parlato al Castello di Lauria, dove le Città dell’Olio, con oltre i suoi 300 associati in tutta Italia rilancia l’argomento e riparte proprio dalla Sicilia ad accendere i riflettori sul comparto, tra prospettive e problematiche. Le Città dell’Olio in Sicilia puntano ad una maggiore attività istituzionale, chiedendo anche più attenzioni da parte della Regione e del Governo centrale. Sabato mattina si è tenuto un incontro presso il Castello di Lauria con i vertici Nazionali, ovvero Enrico Lupi, presidente nazionale dell’Associazione e del direttore Antonio Balenzano. In questo contesto entra a far parte del coordinamento regionale anche il sindaco di Castiglione, Antonino Camarda, che va ad affiancare l’altro vice coordinatore Enzo Pulizzi, primo cittadino di Francavilla Sicilia e Sebastiano Gurrieri, coordinatore regionale e alla guida del comune di Chiaramonte Gulfi (Rg) . Presenti pure altri amministratori e consiglieri locali, il responsabile dell’Ufficio Agricoltura Alfio Savoca e Maurizio Buscema Sciarrone per il consorzio turistico Etna Caput Munti. Tra gli obiettivi da raggiungere vi è quello di allargare la rete delle Città dell’Olio nella nostra isola, agli attuali comuni già associati (Caronia, Campobello di Mazara , Castronuovo di Sicilia , Ficarra, Francavilla di Sicilia, Sant’Angelo di Brolo, Castiglione di Sicilia, Chiaramonte Gulfi) a breve dovrebbero entrare a farvi parte alcuni centri iblei e Vittoria, ma viene “corteggiata” pure Linguaglossa, nel catanese.” Il nostro territorio vanta già delle eccellenze in questo comparto, puntiamo a rafforzare la sinergia con l’Associazione nazionale, ma anche con i produttori locali e raggiungere nel tempo obiettivi importanti, così come già successo nel mondo del vino nel nostro territorio, ad esempio. I nostri uffici stanno già lavorando in tal senso, sia per coinvolgere i nostri produttori che per analizzare quali iniziative utili avviare” – dice il sindaco Antonino Camarda. “ Occorre sensibilizzare anche la Regione in tale direzione . Siamo una delle principali regioni italiane produttrici di olio di oliva, occorre creare quella necessaria cultura al consumo dell’olio di oliva, coinvolgendo sia chi lo produce che altre figure professionali, come i ristoratori, a divulgare le caratteristiche qualitative dell’olio da noi prodotto”- aggiunge Sebastiano Gurrieri ,il coordinatore regionale delle Città dell’Olio. A breve quindi potrebbero partire anche una serie di eventi tematici, sia per divulgare una diversa cultura ed approccio all’uso dell’olio di oliva e conoscenza delle caratteristiche scientifiche che vanno oltre l’uso come alimento nella dieta mediterranea. L’olio ambasciatore del territorio anche come strumento di promozione turistica dello stesso, puntando alla salvaguardia degli uliveti secolari e del patrimonio rurale che caratterizza i nostri paesaggi. Tra gli eventi da programmare sul territorio GirOlio d’Italia 2018, la Camminata tra gli Olivi, la creazione di itinerari turistici nei paesaggi caratterizzati da uliveti, attività didattiche ed informative varie.