BRONTE – STABILIZZATI I 73 CONTRATTISTI
Qualcuno alla festa ha portato i figli, qualcuno addirittura i nipoti a dimostrazione di quanto tardi sia arrivato, per questi lavoratori, il momento della firma del contratto a tempo indeterminato. Dopo un’attesa durata quasi 30 anni, infatti, si conclude a Bronte, finalmente e definitivamente, la condizione di precariato per i 73 contrattisti del Comune. Il sindaco Graziano Calanna, infatti, ha concluso l’iter burocratico, permettendo ai lavoratori di essere stabilizzati. E così nel Palazzo comunale di Viale Catania, che ospita i Servizi Sociali e Demografici, i lavoratori hanno firmato il contratto che pone fine a dubbi, incertezze ed i rischi di perdere il lavoro ogni fine anno.
“Si conclude definitivamente in questo Comune la stagione del precariato. – ha affermato il sindaco Graziano Calanna rivolgendosi ai lavoratori – Sono felice perché so che questo momento darà serenità a voi ed alle vostre famiglie. Ricordo come qualche anno fa sono stato costretto a ritardare l’approvazione del bilancio perché la Regione siciliana non erogava al Comune i fondi per pagare i vostri stipendi. Una norma regionale, infatti, prevedeva che questi fondi andassero ai Comuni in dissesto. Allora la battaglia fu dura, ma, come ricorderete, siamo riusciti a vincerla. Ho sempre ritenuto, infatti, che bisogna avere rispetto del lavoro, perché dietro ogni lavoratore c’è sempre una famiglia.
Sono orgoglioso – ha continuato – di aver, dopo 30 anni, posto fine al precariato in questo Comune. La serenità che avete ottenuto sono certo consentirà a tutti noi di offrire ai cittadini un servizio migliore. La Città tutta, – conclude – ne trarrà dei benefici”. Ed alla firma del contratto hanno partecipato numerose autorità. Oltre al sindaco, presente la Giunta municipale, il presidente del Consiglio comunale, Nino Galati, con diversi consiglieri. Tanta gioia fra i lavoratori: “Esprimiamo – ha affermato Gaetano Barbagiovanni che al Comune di Bronte dal 1995 rappresenta gli ormai ex contrattisti – grande soddisfazione per una stabilizzazione che rende giustizia ad un lavoro svolto all’interno del Comune, che per troppo tempo è rimasto precario. Diamo atto all’Amministrazione Calanna di aver preso a cuore la nostra situazione fin dal primo momento in cui si è insediato, rendendosi perfettamente conto del disagio nostro e delle nostre famiglie. L’augurio è che mai più ci possano essere lavoratori relegati all’interno di un libo professionale come quello che abbiamo subito noi per quasi 30 anni”.