8 Ottobre 2024

BELPASSO – Le notti dei “Carri” aprono “La Festa di S. Lucia”

Le spaccate dei quartieri S. Antonio e Matrice hanno aperto, ieri sera,  le lunghe e fredde notti dei “Carri di S. Lucia” con una serata di grande spettacolo, che è stata preceduta dall’inaugurazione da parte dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Daniele Motta, della restaurata via del Fercolo, antistante il prospetto sud della chiesa Madre. Il tema del quartiere S. Antonio è stato la ricostruzione della città dopo l’eruzione del 1669, attraverso il racconto di vite di donne e uomini caparbi e volenterosi, persone di cultura e profonda fede che hanno nutrito la speranza nella resurrezione da cui hanno trovato la forza della ricostruzione. Il quartiere Matrice, invece, ha reso omaggio al genio di Leonardo Da Vinci e alla creazione delle macchine sceniche da cui traggono origine i Carri di S. Lucia.

Lo spettacolo dei carri proseguirà nella stessa location, stasera, con i carri dei quartieri Purgatorio, S. Rocco e Borrello. Nel pomeriggio di oggi si entrerà anche nel vivo dei momenti religiosi con la processione delle reliquie che dalla chiesa di S. Antonio arriverà in chiesa Madre per l’offerta della cera da parte delle istituzioni civili e delle associazioni. Nel corso della mattina di oggi invece il tradizionale omaggio ai caduti e l’omaggio floreale dei Vigili del fuoco. Atteso per domani l’abbraccio con la storica immagine di S. Lucia, simulacro proveniente dall’antica Malpasso e con diverse reliquie custodite nell’argenteo scrigno. All’alba del 13 dicembre si arriverà dopo la lunga notte scandita ogni quarto d’ora dai colpi a cannone sparati nelle contrade periferiche e dai rintocchi del campanone di Santa Lucia, una delle più grandi campane d’Italia, custodita nella torre campanaria della Chiesa Madre, visitabile in questi giorni. Tale usanza viene tramandata ancora ai giorni nostri e serviva anticamente per indicare nel buio il cammino ai tanti pellegrini che ogni anno giungevano e giungono a Belpasso da diverse parti della provincia etnea e della Sicilia. «Il folclore purificato dalle esteriorità come anima di un popolo». In questo, come ha sottolineato più volte il parroco della Chiesa Madre, Mons. Giovanni Lanzafame, si traducono «le spaccate dei Carri di S. Lucia» che, con la loro «funzione catechetica», da stasera a Belpasso condurranno al 13 dicembre, giorno di S. Lucia.  «La città – ha detto il sindaco Daniele Motta- si prepara alla Festa di S. Lucia e i Carri sono il segno di devozione più tangibile dei quartieri cittadini alla nostra Patrona». Le celebrazioni belpassesi in onore a S. Lucia a Belpasso sono organizzate dal Comitato cittadino, il Circolo cittadino S. Lucia V.M. e la Fondazione “Carri di S. Lucia” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e quest’anno anche dell’Assessorato Regionale all’Identità Siciliana e dell’Ars. Il deputato regionale Giuseppe Zitelli sottolinea la «forte sinergia tra il Comune e la Regione Siciliana. Sia l’Assemblea Regionale che il governo, rappresentato dal presidente Nello Musumeci, hanno creduto su questa iniziativa e hanno dato un forte contributo». Il presidente della Fondazione Carri di S. Lucia, Antonino Girgenti, ringraziando i deputati belpassesi all’Ars precisa che «Il sostegno che quest’anno è arrivato dalla Regione è stato determinante per le modifiche strutturali, che con l’inserimento di nuove tecnologie daranno maggiore  spettacolarità». Il vicesindaco Tony Di Mauro ricorda il particolare messaggio della Festa di S. Lucia nell’anno del 350° anniversario dell’eruzione dell’Etna del 1669.  «Nella festa di S. Lucia insieme alla religiosità, al folclore e alla tradizione c’è anche un pezzo della storia di Belpasso rappresentato dal simulacro tratto in salvo e tramandato dall’antica Malpasso».            Il presidente del Consiglio Gaetano Campisi sottolinea invece il valore anche laico dell’esempio di Lucia.  «Pur essendo il Consiglio un organo politico laico non posso che auspicare che l’attenzione di S. Lucia verso i bisognosi possa ispirare la nostra attività politico amministrativa affinché si possa puntare alla crescita di tutta la comunità in un percorso unitario di sviluppo economico e sociale».