CASTIGLIONE DI SICILIA – Appello dai borghi siciliani a Governo e Regione
Dai piccoli comuni una richiesta di attenzioni, di misure urgenti per ripartire.Una lunga lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Presidente della Regione Nello Musumeci, ma anche a vari ministri ed assessori regionali. Un appello a firma del sindaco Antonio Camarda, un invito ad alzare l’attenzione sui piccoli borghi, che dall’emergenza Covid 19 rischiano di restare ancora più isolati dal mondo, ma che invece con i dovuti provvedimenti ed attenzioni potrebbero trasformarsi in opportunità. La nota è di fine aprile e adesso si attendono risposte, provvedimenti, nello stesso tempo anche altri amministratori di altri piccoli comuni invocano “attenzioni”.
“Da decenni assistiamo impotenti allo spopolamento dei piccoli comuni, soprattutto montani, anche a vocazione turistica. Le scuole chiudono per mancanza di bambini; le banche spostano gli sportelli; il trasporto pubblico è problematico se non addirittura inesistente. La lotta contro lo spopolamento delle aree marginali e dei piccoli Comuni, oggi più che mai, è la prima e più importante opera pubblica necessaria al nostro Paese. Le politiche dei singoli Comuni, da sole, non sono sufficienti a superare tale situazione di criticità”. Questi solo alcuni passaggi dell’accorato appello per chiedere aiuto al Governo nazionale e regionale, un appello che di fatto sintetizza e racchiude le richieste di centinaia di altri piccoli comuni. E l’appello giunge da un comune che negli anni ’60 contava 11 mila abitanti e oggi poco più di 3 mila, seppur oggi, fino a marzo, rappresenti una meta turistica apprezzata anche all’estero tanto da essere la quarta località in tutta la provincia catanese per presenze turistiche nelle proprie strutture ricettive. Ma il sindaco va oltre il semplice appello, suggerisce, sottolinea alcuni dei provvedimenti che potrebbero aiutare non solo Castiglione, ma tutti i piccoli comuni isolani, dove a parte lo spopolamento c’è anche un patrimonio edilizio abbandonato, spesso fatiscente e pericoloso per l’incolumità pubblica. “È opportuno a mio avviso, finanziare la “rinascita” dei comuni minori, attraverso contributi diretti, a fondo perduto, per la riqualificazione degli immobili abbandonati, anche con una previsione normativa , che consenta ai comuni di espropriare gli immobili – oggi i comuni possono intervenire solo per la messa in sicurezza in danno ai proprietari. Vi chiedo pertanto, alla luce delle considerazioni suesposte, di voler trasferire con i prossimi “decreti anticrisi”, risorse agli enti locali, finalizzate alla concessione di contributi, a fondo perduto, per la ristrutturazione degli immobili abbandonati, nonché alla pianificazione di azioni di incentivazione del turismo, attraverso una programmazione botton -up che tenga conto delle peculiarità dei piccoli comuni e delle presenze turistiche consolidate negli anni precedenti.” – aggiunge ancora il primo cittadino Antonio Camarda. C’è attesa ed incertezza per la cosiddetta Fase 2, per un ritorno alla “normalità” in grado di ristabilire quei flussi turistici ed il sistema economico locale che si graziava anche di avere una economia basata dalla produzione di vini, circa 70 aziende, che esportavano in tutto il mondo.