22 Novembre 2024

Food & wine experience sull’Etna. Non solo cous cous

Michele La Rosa – La cucina siciliana e le sue contaminazioni. L’influenza araba, ma non solo, ci regala oggigiorno piatti unici, in un alternarsi di tradizioni ed innovazione. L’isola è sempre stata un grande laboratorio del gusto in tal senso, dove ricerca ed uso di prodotti tipici del territorio consentono di avere un’offerta gastronomica di elevata qualità. Sull’Etna ormai da qualche decennio la produzione di vini di eccellenza è un fatto notoriamente risaputo anche oltre confine. Anche qui si è reso necessario nel tempo approfondire il tema degli abbinamenti cibo/vini, per cui sommelier, chef, ristoranti, scuole di ristorazione, propongono corsi, eventi. Un ruolo importante in questo studio degli “abbinamenti” lo stanno avendo le cantine stesse nel proporre i propri vini abbinati a piatti specifici tradizionali o con piatti elaborati e frutto di sperimentazione tra piatti e prodotti di altre culture . Stavolta siamo approdati all’azienda La Gelsomina, al confine tra Piedimonte Etneo e l’antica Contea di Mascali, vera patria del nerello mascalese, incuriositi dal progetto “Cutineri”. Qui siamo in un vero anfiteatro naturale tra il vulcano ed il Mare Ionio. “Da poco io e mia moglie Deanah abbiamo iniziato una piccola attività di promozione del territorio etneo proponendo food &wine experience. Ci rivolgiamo ai turisti e proponiamo delle cooking class di piatti tipici siciliani a vocazione etnea.Domenica abbiamo proposto la prima cooking class di cous cous di pesce. ” ci dice Giuseppe Renda. Un primo appuntamento, un primo evento a cui faranno seguito altre cooking class. Approfondiamo quindi l’idea .

“Cutineri è un’idea, un progetto che ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione del territorio siciliano, in particolar modo di quello etneo.Arrivati a Catania nel 2015 per motivi di lavoro,  siamo  rimasti impressionati, nel senso positivo del termine, dalla forte presenza del vulcano in ogni angolo del territorio, dal  più piccolo insediamento umano, alle strade, ai palazzi, alle piazze, alle chiese, tutto costruito e ornato da queste lastre     di pietra lavica. Questo nero che mette in  risalto  il  verde  della rigogliosa vegetazione e il blu intenso del mare è alla base di questo equilibrio cromatico capace di far rimanere incantati anche gli osservatori  più  distratti.  “Cutineri” diventa quindi il nome naturale del nostro progetto. Il veicolo di valorizzazione e promozione del territorio, essendo degli appassionati di cucina, sono le food & wine experience, attraverso le quali raccontiamo un territorio, la sua storia, la sua geografia, la sua lingua, le sue speranze, i  suoi progetti. Attraverso cibo e vino non ci  fermiamo  solo  alla Sicilia, ma andiamo alla ricerca di tutte le culture che con la Sicilia, da secoli, sono interconnesse. Con la cooking class “Cous cous per Efesto” abbiamo osservato come  una  specialità della cucina araba sia ancora un piatto importante  in alcune zone della Sicilia e come i prodotti del territorio etneo possono rendere questo piatto veramente unico nei sapori e negli odori. Grazie alla collaborazione con Tenute Orestiadi e con La Gelsomina, una delle  più  suggestive aziende vitivinicole dell’Etna, le nostre cooking class si svolgono in una location da sogno sul  versante  Nord  Est  della “Muntagna” dove si ha la possibilità di consumare  i  piatti preparati davanti ad un panorama mozzafiato in abbinamento a dei vini scelti con cura da una scrupolosa sommelier, che ha la possibilità di scegliere  dai  vini  Etna  DOC ai vini di Tenute Orestiadi provenienti  dall’estrema  punta occidentale della Sicilia. Al cous  cous  abbiamo  abbinato l’Etna Bianco de La Gelsomina.” – scrive Giuseppe Renda. Appare evidente come il progetto parta da una riflessione attenta sulle potenzialità del territorio, in un gioco di accostamenti dove anche la location gioca un ruolo decisivo per regalare sensazioni positive che vanno oltre il semplice degustare ottimi piatti ed eccellenti vini.